L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 8/E del 13-1-2012 definisce il termine entro il quale poter sanare gli errori commessi nella compilazione della denuncia di successione.
Il termine è costituito dalla mancanza di preventiva rettifica dell’Ufficio, senza la quale la denunxia sarà sempre sanabile senza sanzioni.
Con la risoluzione in oggetto, l’Amministrazione finanziaria chiarisce le modalità di correzione e rettifica di una denuncia di successione che presenti delle inesattezze causate dalla erronea compilazione della stessa e che facciano scaturire maggiori imposte dovute.
Si ricorda che dichiarazione di successione (come per legge) deve essere presentatata, da uno degli eredi, “entro un anno dalla morte del de cuis” (prima 6 mesi) con contestuale versamento delle imposte dovute.
Coloro però, che presentando la denuncia entro il termine di un anno dalla morte, con contestuale pagamento delle relative imposte, e solo successivamente si rendano conto che abbiamo commesso degli errori che comportino anche una maggiore imposta rispetto a quella versata, potranno sanare, senza sanzioni, tali omissionu, comunicando tempestivamente le modifiche all’Agenzia delle Entrate per la riliquidazione delle imposte in rettifica.
Ciò, come detto, a condizione che il contribuenti si attivi prima del ricevimento dell’avviso di rettifica da parte dell’Ufficio del Registro, che potrà essere emesso dall’Agenzia non oltre 2 anni dal pagamanento delle imposte sulla dichiaarazione di successione principale.
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