Il Presidente della BCE Mario Draghi a margine del consiglio direttivo, ha dichiarato che la Banca Centrale Europa ha messo in campo varie misure per dare liquidità ad imprese e famiglie al fine di far ripartire il settore privato. Dall’8 maggio prossimo ha deciso il taglio dei tassi di interesse di 25 punti base portandoli allo 0,50 %.
Ha detto Draghi che la BCE sta contrattando con altre istituzioni la possibilità di sostenere il mercato di titoli garantiti da prestiti rilasciati da altre Banche. Tale operazione ha lo scopo di permettere più facilmente ad imprese e famiglie di accedere ai prestiti per liqudità.
Mentre il taglio dei tassi ha detto «dovrebbe sostenere la ripresa nel secondo semestre dell’anno» anche mediante la velocizzazione delle riforme strutturali.
La Cgia di Mestre ha comunicato che il taglio dei tassi all0 0,5% permetterà l’erogazione di 3,6 miliardi di euro a famiglie ed imprese tramite prestiti.
Draghi ha continuato ribadendo che comunque la situazione del credito nei Paesi UE resta abbastanza limitata in quanto le Banche hanno rilevato un incremento del rischio di insolvenza.
Proprio per questo motivo ha detto «è necessario ridurre la frammentazione del sistema creditizio e a tal fine considera fondamentale una rapida approvazione del meccanismo unico di supervisione e risoluzione bancaria».
Esiste la possibilità tecnica, ha detto, di prestiti a tasso negativo alle Banche Commerciali.
Come abbiamo già scritto La Bce taglia i tassi di 25 punti base portandoli allo 0,50% a partire dal prossimo 8 maggio 2013.
Fonte: Ilsole24ore.com
Sicuramente le posizioni di Draghi non faranno piacere alla Cancelleria Merkel, che non molto tempo fa aveva dichiarato che
la Germania avrebbe bisogno dell’aumento dei tassi BCE e non della loro diminuzione.
Ma come sappiamo la Germania si può considerare la vera causa del lungo protrarsi della crisi, in quanto di fatto, come molti analisti sostengono, detiene il potere delle decisioni UE.
In Germania sta crescendo il partito anti-BCE ed anti-Draghi ed a 7 mesi dalle prossime elezioni la Cancelleria Merkel, starà ben attenta a non accettare condizioni sfavorevoli ai propri elettori.
Il nodo centrale della questione è che la Germania ha convenienza a rimanere nell’Euro (per sostenere le esportazioni) ma dall’altra parte se non fosse per causa di un marco forte, sicuramente, lasciarebbe l’Euro.