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Precariato: per Di Maio ha finito di esistere …

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#pinomerola

Di Maio dichiara guerra al precariato, con una riforma sostanziosa del “jobs act”.

E’ quanto affermano fonti dell’esecutivo anticipando alcuni dei punti contenuti nella bozza della legge che dichiara guerra al precariato e ai committenti dei rider.

Nella bozza di legge, è atteso un blocco della stretta fiscale con eliminazione di redditometro e studi di settore oltre allo spesometro.

C’è ancora lo variazione dei termini dello spesometro al 28 febbraio (dal 30 settembre) e lo stop allo split payment a carico dei professionisti.

Ancora le modifiche al job act vano in  aiuto dei lavoratori con “importanti” disincentivi ai licenziamenti ingiusti con l’aumento del 50% dell’indennizzo che può giungere ancora a 36  mensilità.

Ma ancora manca il decreto dignità da discutere“. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa anticipando che il decreto conterrà “interventi sulle tutele crescenti“.

Rivista, nell’ultima bozza del decreto dignità che l’ANSA ha visionato, la norma sulle delocalizzazioni che subiranno un grosso giro di vite con multe da 2 a 4 volte l’aiuto che le imprese che delocalizzano hanno ricevuto.  La stretta è a carico sia di quelle aziende che  lasciano l’Italia per un Paese extraeuropeo sia per chi trasferisce l’attività, in parte, in uno dei Paesi dell’Unione. Il contributo andrà restituito con gli interessi maggiorati pari a 5 punti percentuali.

 

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