Fonte: ISTAT.
Pubblichiamo con preoccupazione i dati sull’occupazione, i dati dell’ISTAT parlano di una stagnazione degli occupati, a maggio -0,6% rispetto allo stesso mese del 2010, ciò è sintomo di recessione.
L’occupazione nelle grandi aziende segna un dato negativo rispetto al 2010. E’ quanto rileva l’Istat aggiungendo che i dati sono compresi dei cassa-integrati.
Pericolo recessione quindi, d’altronde con una crisi di questa portata, con degli amministratori che non hanno il polso della situazione circa la gravità della situazione e la necessità di agire in fretta, i rischi che stiamo correndo sono eccessivi.
Ricordiamo che una seconda manovra, quella del 12 agosto, ancora non convertita in legge, si era resa necessaria per la caduta delle borse, ma è stata cambiata ormai mille volte, con una grossa preoccupazione degli altri paesi UE. A tutt’oggi non sappiamo quale sarà la versione definitiva neanche per commentarla.
Si spera che si faccia in fretta e che essa sia congrua e strutturale rispetto alle aspettative di stabilità che richiedono i mercati.
In ogni caso gli analisti finanziari prevedono una seconda ondata di speculazione dalla settimana prossima, in quanto già venerdì lo spread bund-btp ha risforato quota 300.
Si teme che dopo le iniezioni di acquisti operati della Banca Centrale Europea, le borse riprendano a cadere, vista l’incertezza e l’instabilità politica ed economica dell’Italia.