Sul Sito dell’Agenzia delle Entrate è stata resa disponibile il nuovo Modello della Certificazione Unica 2018 (l’ex modello CUD), con tutte le istruzioni e le relative scadenze che riguardano il corrente anno. Ecco che cos’è, chi la deve presentare e le nuove sezioni.
Tra le novità 2018: la Certificazione Unica ha recepito la disciplina dei premi di risultato e le misure di welfare erogate ai lavoratori dipendenti, oltre la normativa fiscale sulle locazioni brevi
Certificazione Unica 2018: che cos’è?
La certificazione unica (CU) o ex Modello CUD è il documento fiscale che i sostituti d’imposta devono compilare e trasmettere per certificare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo e redditi diversi.
In passato era conosciuta come (ex) CUD, da qualche anno Certificazione Unica non è altro che un documento fiscale che comprova la percezione di un reddito da parte di un soggetto contribuente (lavoratore dipendente o autonomo).
Questo documento fiscale deve essere rilasciato al lavoratore dipendente o autonomo che ha percepito somme a titolo di reddito di lavoro dipendente ed assimilati e redditi diversi.
Si deve utilizzare il Modello reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate entro la scadenza 3 aprile 2018 dato che il 31 marzo 2018 è sabato e i giorni successivi cadono di Pasqua e Pasquetta.
CU 2018: Chi deve trasmetterla?
La Certificazione Unica 2018 deve essere trasmessa dal datore di lavoro ovvero dal soggetto committente che ha erogato redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo 2018 in via telematica.
Il datore di lavoro deve procedere con la consegna della Certificazione unica ai lavoratori dipendenti e autonomi mediante modalità cartacea o via mail.
Il formato cartaceo si compone di due fogli dove sono riportati tutti i dati anagrafici di chi ha percepito il reddito, oltre alla firma da parte del datore di lavoro, oltre ai dati fiscali riguardanti i redditi erogati e le detrazioni effettuate.
Oppure può essere inviata via mail esclusivamente a condizione che il lavoratore sia in condizione di ricevere la mail e stamparne il contenuto.
Si ricorda che nel caso in cui i dati riportati nella Certificazione Unica 2018 non siano corretti si deve darne tempestiva comunicazione al datore di lavoro o al soggetto committente che ha trasmesso il documento fiscale al fine di comunicare tempestivamente la correttezza dei dati all’Agenzia delle Entrate.
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Certificazione Unica 2018: Modello che cos’è e chi la deve presentare
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