Martina e Calenda hanno siglato i decreti per avvio obbligo di origine in etichetta per i prodotti di grano, pasta e riso. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Martina ha reso noto che l’Italia ha compiuto un passo storico e all’avanguardia per la massima trasparenza verso i consumatori.
L’Italia si pone all’avanguardia in Europa sul fronte dell’etichettatura, come chiave di competitività per tutto il sistema italiano.
Sono stati siglati in data 20 luglio 2017 i due decreti interministeriali per introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine del riso e del grano per la pasta in etichetta.
Si prevede la sperimentazione biennale del sistema di etichettatura, il Ministro Maurizio Martina ha commentato questo come un “passo storico che abbiamo deciso di compiere in attesa della piena attuazione del regolamento europeo 1169 del 2011“.
Grazie a questo rilevante passo in avanti, “l’Italia punta a dare massima trasparenza delle informazioni al consumatore, tutelare i produttori e rafforzare i rapporti di due filiere fondamentali per l’agroalimentare Made in Italy“.
Lo stesso Ministro dello Sviluppo Economico Calenda ha commentato che l’incremento dell’8% delle esportazioni nei primi di cinque mesi del corrente anno, dimostra quanto sia importante per l’Italia la strategia di internazionalizzazione.
Più imprese italiane, specie PMI, devono internazionalizzarsi mediante la conclusione di accordi commerciali come quello con il Canada che eliminano gli ostacoli e le barriere tariffarie.
Si devono tutelare i consumatori ed i lavoratori con regole trasparenti sui prodotti commercializzati dato che garantiscono una scelta pienamente consapevole.
Si deve puntare sulla forza del Made in Italy e sulla qualità delle filiere per poter competere con ancora maggior forza sui mercati globali.
Il decreto grano/pasta in particolare prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno riportare obbligatoriamente in etichetta le seguenti diciture:
a) Paese di coltivazione del grano: nome del Paese nel quale il grano viene coltivato;
b) Paese di molitura: nome del paese in cui il grano è stato macinato.
Il provvedimento riso prevede che sull’etichetta debbano essere indicati:
a) “Paese di coltivazione del riso”;
b) “Paese di lavorazione”;
c) “Paese di confezionamento”.
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