Con Circolare INPS n.112 del 13 luglio 2017 sono stati forniti chiarimenti in materia di diritto alle indennità antitubercolare: esso sorge al verificarsi del rischio medico e termina qualora vi sia il definitivo abbandono volontario delle cure senza giustificato motivo.
Chi ha diritto alle indennità antitubercolare? Tutti i lavoratori subordinati del settore privato, i pensionati e titolari di rendita ed alcune categorie di dipendenti pubblici.
Per identificare correttamente i soggetti e le categorie di lavoratori a cui spetta l’indennità antitubercolare, si rammenta che la tubercolosi è una “malattia-infortunio tutelata dall’INAIL, come rischio professionale riconosciuto a talune categorie di lavoratori (tra queste, gli operatori della sanità)”.
In sintesi, hanno alle indennità antitubercolari i lavoratori dipendenti del comparto privato comprese le seguenti tipologie:
- lavoratori con contratto di somministrazione di lavoro
- lavoro intermittente – lavoro ripartito – lavoro a tempo parziale;
- pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne;
- coloni e mezzadri;
- detenuti lavoratori curati nei sanatori giudiziari;
- lavoratori domestici (colf e badanti);
- religiosi e religiose in servizio retribuito presso datori di lavoro privati.
Le categorie di lavoratori del pubblico impiego interessate dall’indennità sono ascrivibili alle seguenti:
- personale dipendente di qualsiasi categoria, sanitario, amministrativo o salariato, che presti la sua opera presso i sanatori, gli ospedali civili e psichiatrici, cliniche;
- maestri delle scuole elementari statali;
- direttori didattici e assistenti di ruolo di scuola materna statale;
- personale non di ruolo assunto per un periodo inferiore a un anno;
- dipendenti delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
- personale assunto a tempo determinato;
- personale dipendente INAIL ed ENAOLI;
- personale supplente, docente e non docente con incarico annuale;
- dipendenti da comunità montane;
- personale delle IPAB.
Altri soggetti aventi diritto a percepire le indennità antitubercolari sono:
- titolari di pensione di reversibilità categoria SO;
- titolari di pensioni derivanti dall’assicurazione generale obbligatoria Invalidità Vecchiaia Superstiti (IVS);
- titolari di pensioni o rendite corrisposte da imprese, fondi, casse, gestioni, anche se sia stato concesso l’esonero dall’assicurazione generale obbligatoria;
- titolari di rendite INAIL da infortunio sul lavoro o da malattia professionale;
- titolari di pensioni in convenzione.