Crisi finanziaria: 1 novembre 2011 tutti preoccupati tranne il premier.

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In una situazione come questa, parlo della speculazione sui mercati finanziari, a volte non sappiamo se vale la pena piangere, e prepararsi all’onda anomala, o ridere….

Mentre tutti sono preoccupati per il futuro dell’Italia, il nostro insulso esecutivo è assolutamente inerte,  vara continue norme che si coprono l’una all’altra senza arrivare da nessuna parte.
Dalla lettera di Draghi-Trichet del 4 agosto sono trascorsi oramai 3 mesi e due manovre che non hanno portato a nulla nè convinto i mercati.

Oggi Napolitano molto preoccupato dopo la batosta del FTSE-Mib (- 7% circa) con uno spread a circa 430 punti, ha di nuovo richiamato l’esecutivo a fare in fretta.

Insomma tutti gli italiani sono molto preoccupati tranne uno, il nostro premier, arrivato con un sorriso suadente, che vive la sua vita in maniera tranquilla, con i suoi ministri addestrati alla propaganda e alla difesa delle falle in un governo che ci sta portando a fondo irreversibilmente.

Con uno spread così alto, molti analisti parlano di un livello di non ritorno che signifca default, povertà e tasse.

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