Obbligazioni ed obbligazioni convertibili: trattamento contabile

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I debiti inseriti in questa voce di bilancio rappresentano i debiti della società verso coloro che hanno sottoscritto o acquistato successivamente le obbligazioni emesse. La normativa sulle obbligazioni è contenuta negli articoli 2410-2420 della disciplina codicistica ai quali si rinvia. Il disaggio di emissione, le spese di emissione del prestito ed i premi devono essere considerati alla stregua di oneri finanziari (e, quindi, devono essere inseriti nella voce B.17 del Conto Economico) e la quota non di competenza deve essere considerata come un risconto attivo, così come richiesto dal Codice civile. Le obbligazioni vere (per esempio, quelle riacquistate sul mercato dopo l’emissione) devono essere collocate a rettifica del debito per prestito obbligazionario a cui si riferiscono (in Nota integrativa deve essere riportato l0importo del prestito e delle obbligazioni proprie), come sancito dal documento n. 20 dell’OIC. Il loro annullamento, per la differenza tra valore nominale e costo di riacquisto, genera un provento finanziario. I prestiti obbligazionari convertibili si caratterizzano per il fatto che incorporano il diritto per il possessore a convertire ad una certa data il titolo obbligazionario in azioni. Tale conversione si può realizzare solo quando sarà stato deliberato un apposito aumento del capitale sociale. Per tale tipologia di obbligazioni, il documento n. 19 ricorda che lo storno del prestito a fronte dell’aumento di capitale sociale deve avvenire solo alla scadenza del diritto di conversione e limitatamente alla parte per la quale è stato esercitato il diritto.

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