Dalla data 18 aprile 2017 finalmente è partita la possibilità per i cittadini, professionisti abilitati e Patronati di visualizzare la dichiarazione dei redditi. Il 730 precompilato può essere oggetto di modificazioni e revisioni da parte dell’utente e del soggetto delegato a partire dal 2 maggio fino al 24 luglio 2017. Inoltre, a partire da quest’anno 2017, l’Agenzia delle Entrate permette di presentare la dichiarazione anche a coloro per i quali non è disponibile una vera precompilata: è il caso dell’erede che, dopo aver effettuato l’accesso all’applicazione con le proprie credenziali (Fisconline o Entratel), indica il codice fiscale della persona deceduta per la quale intende presentare la dichiarazione.
Novità, nuovi oneri e spese, la platea delle detrazioni e deduzioni si fa davvero più ampia ed interessante: nella dichiarazione precompilata sono inseriti molti più dati sulle spese sanitarie come le spese per l’acquisto di farmaci presso farmacie e parafarmacie, le spese sanitarie sostenute per le prestazioni degli ottici, degli psicologi, degli infermieri, delle ostetriche, dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle strutture autorizzate a fornire i servizi sanitari e non accreditate. Trovano riconferma per il corrente anno 2017 tutte le spese dello scorso anno che sono comunicate all’Agenzia delle Entrate da medici, medici-chirurghi e odontoiatri, dalle Aziende Sanitarie Locali, dalle Aziende Ospedaliere etc. Nuovi oneri e spese sono quelle relative alle spese veterinarie comunicate dalle farmacie, dalle parafarmacie e dai veterinari e le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni dei condomini.
Quali informazioni contiene la Precompilata 730/2017? Per la predisposizione del modello 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate utilizza le seguenti informazioni: i dati contenuti nella Certificazione Unica, che viene inviata all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta; gli oneri deducibili o detraibili che vengono comunicati all’Agenzia delle Entrate, quali spese sanitarie e relativi rimborsi, interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, contributi versati alle forme di previdenza complementare, contributi versati per i lavoratori domestici etc.; alcune informazioni contenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente; altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria come le informazioni contenute nelle banche dati immobiliari (catasto e atti del registro).