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Povertà, in Italia livelli incredibili

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#pinomerola

Povertà, dati allarmanti per il nostro Paese

Povertà, nel nostro Paese dati allarmanti. L’Italia è un Paese civile? L’economia va meglio? Con le parole si possono sostenere tesi diverse, anche opposte, volendo ma quello che conta sono i fatti, nemmeno le statistiche possono dare indicazioni precise perché tutti coloro che sanno cosa sono realmente le statistiche sanno come possono dare risultati totalmente discordanti in funzione di come sono condotte o dei dati presi a riferimento.

L’occupazione è in crescita? Può anche essere ma certamente fa pensare il fatto che le rilevazioni Istat in merito prevedano che è sufficiente che la persona intervistata per comporre la statistica dichiari la prestazione anche di una sola ora di lavoro nell’ultima settimana precedente l’intervista, magari anche pagata con un Voucher che porta in tasca alla persona 7,5€, per essere considerata occupata, tolta dal numero ufficiale dei disoccupati.

E che cosa dire dell’inflazione che dovrebbe indicare il livello di richiesta sul mercato, la maggiore spesa degli italiani, uno dei principali indicatori dell’andamento dell’economia? L’aumento delle tariffe energetiche e l’innalzamento alle stelle dei prezzi di frutta e verdura anche provocati dall’eccezionale ondata di maltempo che ha distrutto i raccolti, hanno tirato verso l’alto il dato dell’inflazione ma non si tratta di aumenti dovuti a maggiore richiesta sul mercato o propensione alla spesa, eppure sulla base di questo dato molti politici si dicono contenti e su questo sostengono che le cose stanno migliorando.

Questi sono i dati ufficiali, la realtà sono le persone fuori dai centri di beneficenza, dove vengono distribuiti aiuti in termini di vestiario, cibo, pasti caldi a che non può permettersi nemmeno di mangiare e dare da mangiare ai figli. Come si può dire che le cose vanno meglio se il numero delle famiglie in povertà assoluta è aumentato da un milione di alcuni anni fa a 1,5 milioni attuali? Come si può sostenere il miglioramento a fronte della media del 6% di italiani in condizione di assoluta indigenza che era il 4% pochi anni fa? Colpiti sono soprattutto nuclei familiari senza lavoro ma va poco meglio a chi è monoreddito con figli: è difficile vivere senza un sostegno del volontariato, con il rischio anche di perdere la casa.

Non si capisce come possano certi politici, primo tra tutti Renzi solo pochi mesi fa quando era ancora Premier o il Ministro Padoan, il Ministro dell’Economia che non aveva nemmeno idea di quanto possa costare un litro di latte a domanda specifica in TV da parte di Salvini, sostenere che le cose vanno meglio dinnanzi ad un così drammatico incremento dei poveri nel nostro Paese. Eppure basterebbe andare a parlare con le persone in coda per avere un pasto caldo, sentire l’opinione dei volontari che tutti i giorni sostengono i poveri, per capire qual è la vera situazione, oltre ogni tabella e statistica.

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