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Reddito di inclusione: approvata al Senato la norma per contrastare la povertà

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#pinomerola

Reddito di inclusione: il ministro Poletti si auspica che diventi attuativo in tempi brevi 

Reddito di inclusione. La crisi si fa sempre più sentire per tutti i cittadini italiani che ogni giorno si trovano a dover fare i propri acquisti con moderazione e stando attenti ai prezzi, spesso costretti a portare a casa prodotti di dubbia qualità o addirittura a saltare un pasto per riuscire a far quadrare i conti a fine mese.

Per tutte le persone sulla soglia della povertà è giunta nella giornata di oggi una buona notizia: il Senato ha infatti approvato la norma volta all’inserimento di una cifra da destinare ai fondi rivolti alla popolazione che versa in stato di bisogno e di povertà.

Si tratta del Reddito di Inclusione, il quale si prevede che andrà in sostegno a circa 1,8 milioni di cittadini italiani, offrendogli un contributo pari fino a 480 euro. Il provvedimento era già stato approvato dalla Camera nel luglio scorso, ma solo oggi ha ottenuto il semaforo verde da parte del Senato: ora sarà compito del governo Gentiloni renderlo attuativo nel minor tempo possibile. Il Presidente del Consiglio appare soddisfatto di questa conquista, tanto che in un post su Twitter dichiara:

“Approvata la legge sulla #povertà. Un passo avanti per venire incontro alle famiglie in difficoltà. Impegno sociale priorità del Governo

Il reddito di inclusione prevede lo stanziamento di quasi 2 miliardi di euro, comprensivi inoltre dei contributi europei, destinati a dare un sussidio a coloro che possiedono un Isee al di sotto di un determinato livello. Si prevede che a godere del contributo previsto dal reddito di inclusione siano 400.000 nuclei familiari, molti dei quali con figli minori, ma sotto quale forma saranno versati i 480 euro previsti?

Secondo quanto previsto, il contributo sarà distribuito sotto forma di carta prepagata attraverso la quale sarà possibile l’acquisto di beni e servizi: le famiglie italiane che ne hanno diritto potranno quindi avvalersene per fare la spesa, ma anche per pagare le bollette.

Così come si evince dal nome, il reddito di inclusione è pensato anche per integrare coloro che versano in stato di povertà vittime spesso di emarginazione sociale. A tal proposito, coloro i quali usufruiscono del reddito di inclusione sono tenute ad assumere un corretto comportamento civico, così come devono accettare eventuali proposte di lavoro attuate dai centri per l’impiego presenti sul territorio.

Non c’è che rimanere in attesa quindi, sperando non per molto, per vedere riconosciuto un sostegno economico che troppo spesso è destinato agli stranieri presenti sul nostro territorio, a discapito dei cittadini italiani onesti che versano in stato di bisogno anche a causa di politiche sbagliate attuate in tempi passati da coloro che ancora oggi siedono in Parlamento.


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