Home NEWS Editoriale. Borse, Gentiloni e Voucher: tutto da rivedere

Editoriale. Borse, Gentiloni e Voucher: tutto da rivedere

65
0
#pinomerola

Editoriale, tutti gli argomenti del giorno in poche righe

Editoriale. L’Italia arriva verso la fine di un’altra giornata normale, ma tanti sono gli argomenti trattati in questo secondo mercoledì di marzo: dal crollo delle Borse UE in apertura questa mattina (vedremo la situazione alla chiusura), passando dalle belle parole di Gentiloni a Versailles nel confronto con Hollande, Merkel, fino a passare alla soluzione Voucher con il Referendum, insomma tanta carne al fuoco e il nostro editoriale farà un riassunto con riflessioni su questi tre argomenti giornalieri.

IL CROLLO BORSE UE. Questa mattina non è proseguita nel migliore dei modi l’inizio settimanale delle Borse UE che ancora una volta hanno aperto le rispettive sessioni (parliamo di Milano, Londra, Francoforte e Parigi) in netto ribasso. Questo ormai è un argomento all’ordine del giorno e valuteremo tra poche ore la chiusura dei vari mercati finanziari continentali, anche se serve un cambio di rotta.

GENTILONI, HOLLANDE, MERKEL & COMPANY. Il secondo argomento del giorno trattato da rivistafiscale.web è stato quello al mini congresso (chiamiamolo pure così) che ha visto Francia, Italia, Spagna e Germania confrontarsi in quel di Versailles dove Gentiloni ha dovuto fare i sorrisi a quattro denti ai vari Hollande e Merkel su tutti. La Gran Bretagna? Assente per l’uscita dall’Euro: una soluzione che dovrebbe fare pensare… Gli argomenti sono stati sempre gli stessi con il nostro Premier pronto a confermare le idee della Cancelliera e del numero uno transalpino che non navigano in buone acque e dovranno superare l’ostacolo elezioni quest’anno in Germania e Francia.

VOUCHER E IL REFERENDUM. Terzo argomento giornaliero per il nostro editoriale è senza dubbio la situazione legata ai Voucher; sarà Referendum, ma quando? Il Governo deve come primo passo fissare la data di questo sondaggio popolare: le proposte arrivate sono il 15 aprile (troppo presto?) o il 15 giugno (troppo in là?). La soluzione ve la troviamo noi, facciamo a maggio, tanto l’Italia e gli italiani sono abituati ormai solo ai Referendum e non alle votazioni per il Presidente del Consiglio.

A domani mattina con il nostro editoriale che vuole cercare di fare capire ai tanti italiani la situazione gravosa del nostro Paese, ma soprattutto la realtà com’è.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui