Interposizione fittizia, la Cassazione ha confermato la sentenza di primo grado al soggetto reale proprietario dell’immobile oggetto di compravendita
Interposizione fittizia, un soggetto decide di vendere un terreno di sua proprietà. Trova l’acquirente che impegna il terreno dando una cifra a titolo di anticipo sull’acquisto ma il primo proprietario del fondo, cede alla figlia a titolo gratuito il terreno stesso. La figlia, a sua volta, conclude la vendita che il padre aveva pre-impostato incassando la somma relativa. A questo punto il padre non si ritiene soggetto obbligato al pagamento dei tributi in quanto non più titolare del fondo al momento del perfezionamento della vendita.
La CTP che ha esaminato in primo grado questa vicenda di chiara interposizione fittizia , accertata dall’Agenzia delle Entrate contro il reale venditore, aveva dato ragione all’Agenzia, in quanto ritenuta fittizia la cessione del terreno alla figlia al fine di mettere in atto un comportamento evasivo dei tributi. La vicenda di interposizione fittizia è approdata in Appello che ha ribaltato la sentenza dando ragione invece al contribuente, ritenendo legittima la cessione a titolo gratuito alla figlia, del terreno e di conseguenza, non essendo più titolare, al momento della vendita reale, del passaggio effettivo della proprietà all’acquirente che con lui si era impegnato all’acquisto, nemmeno può essere ritenuto titolare del debito fiscale, poiché non più cessionario del bene. L’appello non è bastato a dirimere la questione e si è giunti a interessare la Corte di Cassazione, che si è espressa sul caso con sentenza 13089/2012. La Corte ha confermato la sentenza di primo grado, in quanto il comportamento messo in attp dal padre della ragazza assume evidenti connotati di atti messi in opera ad hoc al mero scopo di realizzare un risparmio illegittimo di tributi. La Corte Suprema si è espressa, quindi, sul merito dei fatti, andando oltre a quelle che sono le sue precipue competenze. Infatti, la Corte di Cassazione ha il compito esclusivo di valutare la corretta interpretazione legale delle norme da parte dei giudici dei gradi precedenti, oltre a verificare che le procedure siano state correttamente rispettate e che le motivazioni delle sentenze siano congrue con le prove riportate. La Corte Suprema non dovrebbe pronunciarsi in tema di determinazione della presenza o meno di responsabilità, in quanto di competenza dei magistrati di merito mentre i magistrati della Corte di Cassazione sono giudici di metodo. Comunque, la sentenza uscita fuori dalle Aule di Via Turati, riconosce che il comportamento tenuto dal padre nella specifica vicenda, non è una reale interposizione di terza persona nella vendita immobiliare, che lo avrebbe posto nella situazione di non essere assoggettato ai tributi relativi alla compravendita del terreno, come non lo sono i mediatori immobiliari, se non nella misura di tassazione relativa ai loro onorari, ma con la cessione del terreno alla figlia, con preliminare già firmato, ha provato il ruolo di interposizione fittizia della figlia nella transazione, facendo, di fatto, ritenere nulla ai fini fiscali la donazione a favore della figlia.
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