Bce, i prezzi nel mese di febbraio sono tornati a calare … a rimetterci sono sempre i piccoli investitori
La Bce rende noto un nuovo rallentamento monetario.
I prezzi in febbraio sono tornati a calare in maniera vistosa, dopo il lento rialzo che è stato segnato dallo scorso settembre in poi, quando l’economia sembrava aver ripreso a carburare. Anche l’inflazione di fondo si è abbassata ed è scesa della percentuale pari all’1%, dopo che nei mesi scorsi aveva toccato la percentuale dello 0,7%. La Bce aveva però già previsto questo calo dei prezzi al consumo. Nel complesso, tutti i dati diramati oggi, non dovrebbero andare a modificare troppo le attese sulle prossime mosse che la stessa Bce dovrebbe porre in atto: infatti lo scorso gennaio, il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha già annunciato una possibile revisione della manovra da avviare in marzo, che ormai da tempo è più che certa.
In pratica – molto probabilmente – ci sarà un ulteriore allentamento monetario, atteso anche dagli investitori, che però dopo la delusione di dicembre, sembrano ad oggi meno disposti a nutrire grandi aspettative … con un pessimismo generale, soprattutto sul fronte dell’ acquisto di titoli da parte BCE, il così detto quantitative easing.
I dati dell’inflazione di febbraio richiedono molta attenzione anche per il futuro, in quanto il forte rallentamento dei prezzi industriali (escluso il settore energia) sono saliti dello 0,3% annuo, dopo l’aumento dello 0,7% relativo allo scorso gennaio. Fabio Fois, di Barclays, in una nota sottolinea che dopo questa frenata ci si aspetta una valutazione attenta e dettagliata della Bce, dal momento che la modesta ripresa dell’inflazione è stata guidata dalla componente importante dei beni aperti alla concorrenza internazionale e che è stata sostenuta insieme alla domanda dei vari consumi di beni durevoli. Il prossimo 10 marzo, la Bce ha annunciato una riunione, con nuove proiezioni finanziarie che permetteranno di capire quanto siano cambiate le prospettive sui spinta inflattiva di Eurolandia, dopo gli sviluppi e dopo le nuove attese sulla politica monetaria della Fed e quindi anche sull’andamento globale del dollaro. Tutto questo potrebbe congelare la stretta o fare addirittura una retromarcia …
Di un passo indietro si parla di continuo nella sede della Banca Centrale Europea.
Sempre il prossimo 10 marzo, inoltre, è quasi scontato anche un taglio del tasso, mentre appare improbabile anche agli occhi dei molti investitori, l’aumento degli acquisti mensili di titoli: la storia continua … la storia di un movimento finanziario che fa lucro per alcuni e racchiude in circolo con strette d’acciao un sistema economico già debolissimo …
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