Confindustria, sono Boccia, Bonometti, Regina e Vacchi i candidati per il dopo Squinzi
Confindustria, la corsa verso la presidenza è un enigma ancora tutto da sciogliere anche se la situazione potrebbe accelerare fin dai prossimi giorni. La conquista della poltrona di Confindustria entra nel vivo e ad un mese dalla successione di Giorgio Squinzi, sono quattro i possibili candidati per diventare numero uno: Vincenzo Boccia, Marco Bonometti, Vincenzo Regina e Alberto Vacchi. I quattro hanno scoperto poche ore fa le proprie carte a favore davanti ad una platea di circa 150 imprenditori provenienti da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino.
Questo è stato il primo confronto per la successione a Squinzi sulla poltrona di Confindustria, dove a sorpresa c’era presente anche il numero uno della Ferrari Marchionne che a fine dibattito ha chiarito ai molti giornalisti presenti di non avere nessuna intenzione di entrare a fare parte di Confindustria, ma presente solamente perché uno dei candidati, Marco Bonometti, è fornitore di componenti auto della Ferrari. Il dibattito che riguarda la presidenza di Confindustria, ha avuto come temi centrali il contratto, la situazione sia italiana che internazionale e la nuova organizzazione della stessa Confindustria. Tra i programma emanati in questo primo incontro, sono da segnalare le vari e diverse prese di posizione dei quattro candidati. Il bresciano Bonometti ha spiegato come crede fortemente che il nuovo presidente deve essere un uomo libero e al servizio delle imprese italiane. Regina ha invece puntato il dito sull’importanza che il nuovo presidente deve avere con il dialogo con le aziende e l’autorità e la capacità necessaria di un continuo dialogo. Boccia preferisce la riservatezza con pochi commenti dalla sala, mentre per Vacchi indica la nuova strada per uscire da una crisi economica che ha reso l’Italia debole verso tutti gli altri paesi europei.: la corsa alla poltrona è appena iniziata e i quattro candidati sembrano avere le carte in regola per giocarsi il posto di prestigio in gioco.