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Pressione fiscale e Stato di polizia tributaria scoraggiano gli investimenti e non sconfiggeranno l’evasione fiscale.

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#pinomerola
Sono tante le misure messe in campo dal Governo contro l’evasione fiscale, assolutamente necessarie visto che i REDDITI E I GUADAGNI non dichiarati al Fisco secondo l’Istituto nazionale di Statistica  sono annualmente compresi  tra i 255 e i 275 miliardi di euro ( il 16,30-17,50 per cento rispetto al Pil).
In ogni caso non pensiamo che tutti gli italiani siano delinquenti ed autori di questo efferato “delitto” verso lo Stato.
Le cause di questa piaga non sono solo, però, i “c.d. italiani delinquenti”, ma esse vanno ricercate ed approfondite, ed hanno la loro origine fondamentale nella  “opprimente pressione fiscale e negli opprimenti adempimenti a cui il contribuente italiano è tenuto”.

  

Per debellare l’evasione sono state introdotte una  valanga di nuove norme che sicuramente insieme all’aumento della pressione fiscale (vedi l’iva al 21%) contrarrá “la necessaria compliance” stato-contribuente non consona ad un Paese moderno.

Il contribuente, sia evasore che non evasore,  vede lo Stato <<come il suo più efferato nemico non come un suo alleato>>, come l’entità da cui stare alla larga, come uno Stato da fregare perchè lui ti frega, come quell’Istituzione che ti chiede il 50% dei tuoi ricavi lordi.
E’ quello che aumenta l’imposta di bollo, l’accise sul carburante, il contributo per i ricorsi, che ti intralcia le operazioni perchè diminuisce i limiti per la circolazione del contante, è quello che ti accerta anche se sei congruo agli studi di settore e quello che ti lascia “in braghe di tela” insomma…
“Questa percezione dello Stato, come detto è identica sia per l’evasore fiscale che per il contribuente virtuoso”
Ora ipotizzando che solo il 30% degli italiani evade il FISCO regolarmente e senza scrupoli  come si sentirà l’altro 70% che invece paga tutte le tasse ed effettua tutti gli adempimenti ? Non sentirà il bisogno di chiudere bottega o andarsene ad aprire un’impresa in Svizzera? Aggiungendo anche che spesso riceve intimazioni di pagamento non dovute, come cartelle pazze, accertamenti iniqui e di pura fantasia, ecc. ecc., avvisi di liquidazione errati… per i quali dovrà spendere tempo prezioso per farsele vedere annullare.
Facciamo solo un breve escursus (sicuramente dimenticandone qualcuna) di tutte le nuove norme e i nuovi adempimenti introdotti nel 2011, oltre al sicuro aumento della pressione fiscale che si attesterà, si prevede nel 2012, al 44,50%: 
  • Divieto di compensazioni IVA se esistono ruoli scaduti superiori a 1500 euro;
  • Introduzione dello spesometro con invio telematico di tutte gli acquisti e vendite superiori a 3000 euro.
  • Introduzione del redditometro che fungerà da supporto agli studi di settore.
  • Avvisi di accertamento esecutivi a decorrere dal 1-10-2011 (ciò significherà pagare subito 1/3).
  • Abbassamento del limite di circolazione del contante a 2500 euro.
  • Possibilità di accertamento anche in presenza di congruità agli studi di settore.
  • Possibilità di chiedere alla nostra Banca i movimenti operati, con una norma introdotta dal d.l. 138 che ha scavalcato il segreto bancario.
  • Anche i Comuni potranno emettere avvisi di accertamento a fronte di eventuali evasioni.
  • Miriadi di altre norme, adempimenti ed imposte minori.

A proposito dei Comuni che possono accertare anche evasioni fiscali, si coglie l’occasione, per dire, che oltre alle norme per la lotta all’evasione, occorrono anche funzionari capaci

    Si corre il rischio, come purtroppo abbastanza spesso succede oggi, di accertare e far pagare coloro che “non hanno perpetrato” alcuna evasione e farla passare liscia invece ai “veri evasori”. (E Questo accade per svariati motivi ….). 

    Si diceva tutte norme giuste anzi giustissime ma alla fine la lotta all’evasione, <<con questo approccio di polizia fiscale>> e con tutti gli inasprimenti che ci sono stati, <<non sarà sconfitta>>, perchè per farlo sarebbe stato necessario, anche per una questione sociale,  ridurre il CARICO FISCALE

    e solo successivamente inasprire le disposizioni per ridurre il nero… questa sarebbe stata: unità d’intenti e compliance con il popolo delle imprese.

    Vogliamo ancora mettere in risalto il rapporto causa-effetto tra Pressione Fiscale —>>Evasione Fiscale, un rapporto direttamente proporzionale, vale a dire che più alta è la pressione fiscale percepita —>> più alta è l’evasione fiscale.

    Sono i fatti che lo dimostrano, confrontando i nostri dati con quelli degli altri Paesi Ue:

    Da uno studio della Cgia di Mestre è emerso che se il nostro Paese adeguasse il livello delle “pressione fiscale” ed altri elementi strutturali a quello degli altri Paesi Ue, si risparmierebbero ogni anno 132 miliardi di euro.

    Prendendo ad esempio la Germania, da un recente studio sempre del centro artigiani di Mestre emerge che se in Italia vi fosse la stessa pressione fiscale tedesca, gli italiani risparmierebbero 1400 euro di tasse all’anno.

    A Voi le conclusioni per capire quale sarebbe la rotta giusta per rimettere in piedi il nostro Paese….

    Articoli correlati:
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    Le nuove regole sulle compensazioni dell’IVA dl 78/2011.
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    Manovra-bis addio al segreto bancario.
    Manovra bis: ridotto a 2500 il limite di circolazione del contante.
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    Anche i Comuni potranno accertare eventuali evasioni. 

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