Cassazione, ecco tutto quello che dovete sapere sul ritardo dei pagamenti delle imposte telefoniche
Cassazione, la Corte ha sentenziato su una diatriba in merito alla scadenza delle tasse di concessione governativa sui servizi di telefonia mobile. Nello specifico, ha determinato che la tassa è dovuta contestualmente al pagamento dei canoni dovuti al gestore per i contratti in essere. La questione era stata sollevata da un caso di ritardato pagamento della tassa prevista nei casi in cui esista un contratto telefonico cellulare, nell’interpretazione del contribuente, riconosciuta come dovuta ma mancante di una specifica scadenza, per cui il ritardato pagamento è opinabile, proprio perché mancando una specifica indicazione di scadenza, automaticamente, non è possibile l’identificazione del ritardo, mancando un riferimento temporale.
Questa tesi era stata sposata dai giudici che avevano dato ragione al ricorrente ma l’Ente esattore, aveva opposto ricorso, in quanto ritenuta la contestualità di pagamento del canone telefonico con il tributo. La vicenda è approdata, quindi, alla Suprema Corte che, con sentenza 1713 del 29 gennaio scorso, ha sconfessato i precedenti giudici, riconoscendo il pagamento del tributo contestuale alla scadenza di pagamento del canone al gestore telefonico. Infatti, è pur vero che la scadenza della tassa non è specificamente indicata, ma, maturando per ciascun mese l’usufruizione del servizio, anche la tassa segue le medesime scadenze del canone dovuto. Il gestore telefonico, infatti, insieme alla fattura per i propri servizi, addebita anche i ratei di tassa prevista dalla legge, versando allo Stato quanto di competenza; non è di conseguenza disgiungibile la maturazione della scadenza di pagamento della fattura telefonica dalla tassa prevista, realizzandosi, perciò, una identificazione delle scadenze. Questa sentenza trova identità applicativa con un precedente disposto della Corte di Cassazione del 15 ottobre 2014 n° 21777 che in un caso analogo aveva sortito il medesimo risultato. Questi è tutto quello emerso da procedimento della Corte di Cassazione in merito al pagamento delle tasse sulla telefonia, con i contribuenti che ora avranno le idee più chiare.