UE, la collaborazione tra gli istituti bancari può essere una svolta
UE, novità in vista, con la collaborazione tra gli istituti bancari può essere la svolta decisiva a Bruxelles. Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha avvertito che Il meccanismo di tutta questa situazione è un complicato e serve per una semplice garanzia statale. Ma alla fine dei conti l‘accordo c’è tra la Commissione Europea e l’Italia. Questo metodo servirà per aiutare le banche a vendere i propri crediti inesigibili ed è stato trovato nella serata di ieri, al temine di un negoziato iniziato quasi un anno fa.
La Commissione Europea per parte propria ha rivelato che alcuni atteggiamenti di una intransigenza sono a tratti poco ragionevoli. Il quadro delle regole di questo accordo obbliga a colpire i risparmiatori e si sono dimostrate per quello che era prevedibile fossero, tanto rigide di rischiare di creare l’opposto di ciò per cui sono state disegnate. Nella serata di ieri, quando i contorni dell’accordo sono diventati reali, ci si è subito resi conto che questo meccanismo, emerso dal negoziato di Padoan a Bruxelles, è molto minimalista e non poteva essere altrimenti arrivati a questo punto, con il Ministro dell’Economia ha voluto dare questo segnale forte. Il lato positivo da non sottovalutare in tutta questa situazione però esiste. Il meccanismo di garanzie per la gestione di quella montagna di prestiti cattivi adesso esiste e presto in molti lo conosceranno e saranno così pronti a misurarsi a pieno. A partire da ieri sera sarà più facile per tutti accelerare questo processo ed ora in poi si dovranno portare nuove aggregazioni fra le banche medie e quelle medio grandi in Italia. Le banche protagoniste saranno: la Ubi di Bergamo, la Banca popolare di Milano, il Montepaschi e il Banco Popolare. Quello delle aggregazioni bancarie apre un nuovo capitolo che si sta aprendo all’economia italiana, grazie a questo accordo raggiunto nella serata di ieri fra il Ministro dell’Economia Padoan e Vestager, anche se forse potrebbe non servire.