Alta Corte, davvero un enigma per la questione dei giudici fantasmi
Alta Corte nel mirino. Il parlamento italiano da oltre un anno non riesce a prendere una decisione; sono già 29 votazioni che vanno buche, in cui non si riesce a determinare una cosa fondamentale per lo Stato italiano, per la vita di tutti i cittadini di questo nostro amato Paese: a prima vista, così riportata, la cosa potrebbe sembrare un radicale cambiamento della costituzione italiana o un qualche altro cambiamento che richiede scelte difficilissime, cruciali per la nostra Repubblica ma no, quelle il governo le ha fatte rapidamente, la riforma del lavoro della scuola, della legge elettorale, l’abolizione del Senato, insomma, cambiamenti nella costituzione sostanziali sono stati fatti da Renzi con rapidità. Quello su cui proprio non si riesce a intervenire, ormai alla 30° votazione, è la nomina di tre giudici alla corte costituzionale; da più di un anno gli scranni all’Alta Corte restano vuoti, o forse occupati da fantasmi, la politica, tra tantissimi validi giudici tra cui poter scegliere un giusto e autorevole rappresentante, anzi, tre, si blocca, impegna più di un anno e almeno, finora, trenta votazioni per scegliere chi far sedere su quelle benedette poltrone.
Probabilmente una modestissima e classicamente rissosa assemblea condominiale avrebbe saputo fare meglio. Forse siamo fortunati che nel mondo si è occupati a discutere di cose piuttosto importanti e non hanno ancora avuto il tempo di accorgersi di quello che sta avvenendo nel nostro parlamento, altrimenti di sicuro avremmo contribuito ad incrementare l’allegria e l’ilarità di tante austere persone che contano veramente nel campo internazionale, con buona pace di chi ritiene che i politici italiani abbiano voce autorevole e credibilità estera. Se così veramente è bisognerebbe non perdere più di dieci minuti a risolvere un fatto così semplice come la nomina di tre giudici.