Professionisti in pressing sul Governo per ottenere la proroga della voluntary disclosure al 31 dicembre 2015.
Troppo vicino il 30 settembre, per inoltrare le istanze di voluntary, poco tempo dalle ultime istruzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate. Queste le motivazioni che spingono i professionisti a pretendere una proroga.
Da più parti i professionisti d’Italia hanno richiesto all’Esecutivo di chiarire se ci sarà la proroga o meno.
La confusione della voluntary aumenta viste le indiscrezioni che parlano di un decreto che farebbe slittare il termine del 30 settembre per fine anno, ossia per il 31 dicembre 2015.
Qualche giorno fa, Gerardo Longobardi, Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili CnDec, ha chiesto al ministro Padoan di decidere se concedere la proroga della voluntary disclosure e farlo sapere agli operatori al più presto.
Il consigliere Luigi Mandolesi ha fatto presente che sta ricevendo varie segnalazioni dai commercialisti di tutta Italia, che si vedono obbligati a rinunciare ad incarichi per la voluntary per mancanza di tempo fisico per poter espletare la pratica.
Solo negli ultimi 20 giorni è cresciuto (di molto) l’interesse dei contribuenti italiani ad aderire alla voluntary disclosure.
Il Consiglio Nazionale quindi insiste affinché venga concessa una proroga integrale della voluntary disclosure che sposta il tutto al 31. 12 .2015.
I chiarimenti dell’ADE giunti in ritardo e i problemi nel recupero dei documenti delle banche estere hanno messo in crisi l’operazione di rientro dei capitali.
Ovviamente in tale contesto anche il Governo avrebbe interesse ad allargare i termini per avere più adesioni alla voluntary e quindi più gettito.
Ma la sensazione che si avverte sembra indicare una riapertura dei termini dopo la scadenzapiù che una proroga prima del 30 settembre. Ciò ovviamente per non perdere il primo grande gettito.
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