PIL: Ocse "Italia in retromarcia".

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L’Ocse nel suo Rapporto intermedio “Interim Economic Assessment” gela Renzi: “ITALIA PEGGIORE in PIL DEI PAESI DEL G7”.

Con una «domanda per consumi debole» e peraltro con i prezzi che scendono «l’economia italiana nel 2014 è peggiorata rispetto al 2013» a sua volta peggiore del 2012, ancora peggiore del 2011. Questa la correzione del PIL OPERATE DALL’OCSE A -0,4% RISPETTO AL + 0,5 PREVISTO qualche mese fa!

Colpa di chi non ha saputo capire che in un Paese che da decenni è in crisi di Pil,« per colpa della enorme pressione fiscale» nel 2012 ha pensato bene di AUMENTARE ANCORA LE TASSE” COME SULLE ABITAZIONI E GLI IMMOBILI STRUMENTALI, DELL’ALIQUOTA ORDINARIA IVA DAL 20 AL 22%, AUMENTARE L’ACCISE SUI CARBURANTI, RIDURRE LE DETRAZIONI (COME SULLE AUTO PROMISCUE), SULLE LOCAZIONI, AUMENTARE LE IMPOSTE DI REGISTRO, RIDURRE LA DETRAZIONE SULLE ASSICURAZIONI SULLA VITA, IMPORRE L’UTILIZZO DEL CONTANTE SOLO FINO A MILLE EURO DA UN GIORNO ALL’ALTRO, PER COMBATTERE L’EVASIONE (CHE INVEC AUMENTA) e “RUBARE 77 MILIARDI AI PENSIONATI” FINO AL 2020.

QUESTO E’ QUELLO CHE HA PARTORITO IL PROF. MONTI NEL 2012, HA FATTO PEGGIORARE L’ORGANO MESSO MALE DEL MALATO ITALIA “LE TASSE”! CAUSA DELLA ULTRA-CRISI SCOPPIATA NEL 2011.

Ed oggi dobbiamo pagare ancora quei danni, come nel 2015 e nel 2016, e via dicendo ecc. ecc.

L’OCSE ha previsto che l’Italia nel 2014 avrà un calo del Pil dello 0,4% contro il +0,5% indicato nell’Outlook semestrale dello scorso maggio! Anche per l’anno prossimo la modifica della previsione è notevole: le stime puntano ora a +0,1% contro il +1,1% pronosticato in primavera.

L’Italia ha ottenuto le revisioni più pesanti dall’OCSE rispetto alle precedenti previsioni dell’incremento di PIL e l’Italia è IL SOLO PAESE DEI GRANDI DEL G7 in recessione.

Ma noi onestamente non ci meravigliamo…

Il discorso è molto semplice, facendo un esempio di PIL di un’azienda edile, che per inciso non è il diavolo in persona, è solo un’impresa che cerca di produrre margini, reddito, avanzo, guadagno!

Per costruire un’immobile ha stipulato un contratto di 500.000 euro.

Per preparare le pratiche tecniche comunali perde in media 3 o 4 mesi, prima di iniziare la costruzione. Danno subito 10.000,00 euro;
Per il costo di 5 dipendenti spende 150.000 euro lorde, mentre i lavoratori ne percepiscono 75.000 (il 50% se va bene) e lavorano per 75.000 impiegando per la costruzione 2 anni anzichè 18 mesi se avessero percepito il 60% del costo totale subito dall’azienda). DANNO 6 MESI X 500.000 X 7% DI INTERESSI SUL FINANZIAMENTO = 17.500

ACQUISTO MERCI, SERVIZI VARI, TECNICI E DIVERSI, ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO E QUANT’ALTRO PREVEDE LA NORMATIVA (AGGROVIGLIATA SU STESSA),CHE ALLA FINE TI FA BECCARE UN VERBALE DI 30.000 EURO.

INSOMMA SENZA CONTINUARE IN QUESTO CALCOLO: TRA NORME COMPLESSE INGESTIBILI HA PERSO 30.000 EURO, PER I TEMPI DELLA MACCHINA BUROCRATICA HA PERSO 10.000 EURO, PER L’IMPRODUTTIVITA’ DEI DIPENDENTI PER IL NETTO IN BUSTA, 17.500,00 MENTRE I DIPENDENTI A LORO VOLTA FANNO CALARE I CONSUMI!

ALLA FINE IL PIL DELL’IMPRESA DI COSTRUZIONI PER QUEL LAVORO E’ PIU’ BASSO – RISPETTO AD UNA IMPRESA DI COSTRUZIONI TEDESCA – DI ALMENO 50.000 EURO, SOLDI PERSI, PIL PERSO, CONSUMI MANCATI, INSIEME A QUELLO DEI DIPENDENTI.

ALLORA IL DISCORSO E’ QUESTO: REGOLE CERTE, TASSE RIDOTTE, TESTI UNICI ESPLICITATI PER SETTORE, SMANTELLAMENTO TOTALE DELLA STRUTTURA ISTITUZIONALE E RICOSTRUZIONE!

 

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