Vi proponiamo una check list parziale dei controlli da effettuare su UNICO/2014 per non sbagliare. Parliamo dell’Unico delle imprese e dei professionisti molto più complesso di quello a cui sono tenute le persone fisiche.
Quadro G Imprese e studi di settore:
1) Verificare che i costi per merci destinate alla rivendita inseriti nel quadro G, corrispondano all’acquisto di merci inserite nel quadro F (studi di settore) e nella quadro di dichiarazione IVA.
2) Verificare che le rimanenze iniziali di UNICO-2014 sia uguali alle rimanenze finali di UNICO-2013.
3) Verificare che i dati inseriti negli studi di settore corrispondano alla reale situazione aziendale.
4) Verificare l’indice di rotazione del magazzino, la prima causa di accertamento nel caso questo valore non sia normale.
5) Verificare se la situazione anagrafica del contribuente sia cambiata rispetto all’anno precedente. Cambi di residenza, figli giunti nel 2013, o matrimoni, potrebbero passare inosservati agli occhi del consulente.
6) Verificare la spettanza della deduzione per familiari a carico, facendosi produrre dal contribuente eventuali redditi conseguiti dal familiare, che potrebbero determinare lo status di familiare non a carico quando abbia avuto un reddito superiore ad euro 2840,51. In ogni caso far sottoscrivere al cliente un’autocerficazione sulla situazione reddituale dei familiari a carico.
7) Verificare l’effettiva spettanza dei crediti utilizzati ad inizio 2014 per i crediti utilizzati per IVA relativa al 2013, già usata nel 2014 che potrebbe essere oggetto di ravvedimento nel caso non fosse effettivamente a credito.
Per i professionisti:
1) Verificare l’esatta deduzione consentita per i beni con uso promiscuo. Spetta la deduzione solo del 50% per quei beni utilizzati sia per l’attività che per scopi personali come ad esempio i beni strumentali (che quando promiscui sono deducibili al 50%), le spese di telefonia (deducibili all’80% in caso di uso promiscuo), le spese di acquisto e manutenzione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori, con la deducibilità limitata al solo 20% ai fini della determinazione del reddito.
2) L’IMU corrisposta nel 2013, potrà essere scomputata nella misura del 30% solo relativamente ai beni immobili strumentali all’attività, per i pagamenti realmente effettuati nell’anno 2013. Sono anche deducibili gli importi pagati con ravvedimento, ma solo per le omissioni di imposta per competenza del 2013 e pagate nel 2013. Per gli immobili utilizzati ad uso promiscuo non è consentita la deduzione, che spetta come detto nella misura del 30% degli immobili utilizzati esclusivamente per l’attività.
3) Le spese di vitto e alloggio possono essere dedotte nella misura del 75% comunque entro i limiti del 2% dei compensi
lordi. Per quelle sostenute dal committente poi riaddebitate al professionista la deducibilità è integrale.
Quando sono sostenute dal professionista e riaddebitate si torna alla norma generale del 75%.
prima parte
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