Matteo Renzi, il primo premier della nostra storia che si è auto-nominato primo ministro, è molto più riconoscibile nella veste di media-marketer che in quella di statista come presume di essere.
Renzi ha emanato diversi provvedimenti e diversi decreti ad oggi “inattuabili” in quanto rimandano ad altri provvedimenti e leggi che deve varare il Parlamento o i Ministeri.
Insomma il Governo Renzi è il più classico “tutto fumo e niente arrosto” peggiorato dal fatto che nel sillogismo, quelli che subiscono non sono 4 persone ma 40 milioni di lavoratori e pensionati, tanti disoccupati e famiglie disagiate, che aspettano e sperano nella #svoltabuona.
Infatti mentre Renzi si definisce un “rullo compressore”, (ma secondo noi invece si può valutare come buon “rullo per stampanti” spara provvedimenti) aspettano che il governo ritorni dal pianeta Marte e faccia qualcosa di reale per loro. Non è un caso che Padoan non parli mai direttamente dei calcoli evanescenti del premier.
E’ proprio ier nel giorno del primo Maggio arriva il dato record sulla disoccupazione salita al 12,7%, misura ancora peggiore tra i giovani, dove la percentuale dei senza lavoro sale al 40,7%.
Per quelli occupati, i famosi 80 euro in più in busta paga, sono tutti da verificare, ed anche da rimborsare nel caso in cui il lavoratore, che ne abbia diritto, superi durante l”anno l’importo di reddito limite per beneficiarne, ad esempio a causa di maggior reddito per straordinari!
Ma ancora non dimentichiamo la delega fiscale, un ddl che disegna una linea retta di cose da fare, che ai fini di produrre provvedimenti attuativi e leggi in vigore sarà effettivamente tutto in quiz.
Senza dimenticare il promesso pagamento dei debiti PA, che il premier, in evidente trans agonistico, dopo 15 giorni dalla sua presentazione in Parlamento, aveva promesso di saldare in toto (67 miliardi).
E non dimentichiamo la scuola, che sarà oggetto di altro CDM in giugno.
Intanto ier il Governo ha partorito un altro decreto sulla riforma del pubblico impiego, i cui termini saranno definitivi dopo il 25 maggio, data delle elezioni europee.
Senza parlare della grande idea della vendita delle auto-blu su e-bay, evidente dimostrazione di grande esperienza di Renzi nel marketing di vendita di fumo senza pollo.
E infine le riforme sia elettorale che del titolo V, che sono a rischio naufragio, se dopo le elezioni il movimento 5 stelle raggiunga un forza maggiore di quella di FI.
Alla fine il rischio grande è sempre a scapito dei cittadini, che oltre ad aver buttato altro tempo piuttosto che ritornare a votare, sono quelli che ne guazzabuglio di provvedimenti emanati, dovranno ancora attendere, che venga risolto il nodo delle interpretazioni delle nuove norme benchè potessero essere emanate.
Berlusconi, che evidentemente vede quello che stiamo notando noi, ha preso la palla al balzo, ed ha tirato fuori l’asso elettorale:
“niente contributi per coloro che assumo disoccupati” che potrà essere frutto di esigenze di campagna elettorale, ma l’idea è quella giusta.
. Il premier è solo un mare di parole a cui al momento si vedono solo segnali di fumo… e per le quali anche i giornali sono fiduciosi, questo mi fa meraviglia.
Il consiglio ai miei concittadini che amo: NON ASPETTATE CHE RENZI FACCIA QUALCOSA PER VOI MA ORGANIZZATEVI DA SOLI PER POTER TIRAR SU UN REDDITO.
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