Parte bene il jobs act di “bimbus matteo”. Infatti dopo la sua pubblicazione in gazzetta ufficiale, la disoccupazione ha raggiunto per la prima volta il 13% (ossia 3,9 milioni di disoccupati effettivi) che raggiunge il 50% tra i giovani.
“Bimbus matteo” è un vulcano di idee e provvedimenti, che alla rinfusa e scollegati tra di loro, porteranno sicuramente ad un nuova manovra da 20-30 miliardi a carico dei cittadini.
Ma a lui interessa la casta che lo ha assunto e l’eliminazione del Senato.
Guardando ai fatti sfido chiunque a provare: “che bimbus Matteo” abbia fatto un decreto che oggi da un euro in più ai cittadini italiani.
Invece ha fatto benissimo per le Banche italiane, con la legge – appena approvata – che rivaluta le quote detenute dai maggiori istituti italiani in Bankitalia; un vero e proprio omaggio pasquale (a spese nostre) di soli 4,6 miliardi.
Le Banche ringraziano “il bimbus nazionale” continuando a non dare credito alle piccole imprese.
Ci dispiace per Matteo, ma bene prendono forma le parole di Enrico Letta: “è incapace di guidare il paese”.
È il terminale del regime autocratico: un misto tra fascismo e castrismo: “Voglio sapere i nomi di chi non vota la riforma del Senato”.
Alla faccia della democrazia!
Un colpo di stato silente si è consumato in via del Nazaremo, quando il cav e bimbus Matteo si sono accordati su come trasformare l’Italia in un regime di impronta mixata tra castrismo e fascismo, in veste moderna.
di Ga Merola Sapri tel 339 6952105