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Senza province? Il deserto avanza e l’evasione pure.

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#pinomerola

Ma siamo proprio sicuri che smantellare le istituzioni (come eliminare le province e il Senato) risolva i nostri problemi ? Matteo Renzi è un bravo chirurgo …ma usa il bisturi senza occhiali …

Vi faccio una domanda, per capire se volete davvero risolvere questi problemi?

Se nel 2011 non avessimo avuto la crisi economica «dovuta all’enorme pressione fiscale e all’enorme debito pubblico» oggi si parlava di eliminare le Province e il Senato? e Matteo Renzi sarebbe esistito? Penso proprio di no.

E meno male che c’è l’evasione, altrimenti con i numeri di forma, adesso staremmo tutti in “favelas brasiliane”.

Se sommiamo ai 1575 miliardi di PIL i 300 miliardi di evasione e corruzione raggiungiamo i «1875 miliardi di prodotto e ci avviciniamo ai 2103 miliardi di debito pubblico di oggi ossia il 112,27 % non il 133,60%».

Oltretutto il rapporto debito/pil  mette a confronto due grandezze che provengono da dimensioni diverse del Paese.

Il privato con il pubblico, che tra di loro non si conoscono. Sono due realtà parallele, due Paesi diversi.

Il debito pubblico è stato creato dalla politica, mentre  il PIL è il volume prodotto dai cittadini. Perché devono essere messi a confronto ?

Si dovrebbe controllare invece  «il privato con privato e pubblico con pubblico».

DEBITI DI IMPRESE E FAMIGLIE VERSO BANCHE (diviso) PRODOTTO INTERNO LORDO = rapporto debiti privati/redditi privati. O no ?

La crisi italiana viene ancor prima del 2009,  nasce dall’evasione fiscale, la quale a sua volta è nata dall’enorme pressione fiscale, occorsa per pagare gli sperperi (in conto “debito pubblico”)  di 20 anni di sfarzosa politica. 

Ciò ha causato  da sempre – prima della crisi – «solo un mini incremento del Pil rispetto all’anno precedente: +1, +1,5 ecc..»

Mario Monti, con l’aumento della tassazione immobiliare e la riduzione della soglia del contante a mille euro ha dato il colpo di grazia ad un’economia debole, “in stampelle”.

Nelle periferie d’Italia, “il deserto avanza e l’evasione pure”. Ci piace la decisione e la sicurezza del Governo Renzi nel varare i provvedimenti promessi. Ma c’è un piano? un progetto o si rompe e basta? 

Non è che la “pezza” faccia più danni del buco? E che l’eliminazione delle province non emargini – ancor di piú – pezzi d’Italia che stanno alla periferia? 

Se il nostro problema attuale è la ripresa economica, è dalla causa di questa su cui bisogna incidere, uno su tutti: si è di fatto fermato il settore dell’edilizia, storicamente trainante dell’intera economia del Paese.

Non si acquistano piú immobili per investimento, semplicemente perché non è più conveniente. E’ questo che bisogna risolvere!

L’eliminazione delle province è solo un paradigma politico.

Tra Imu Tasi e Irpef, non si comprano piú immobili per cederli in locazione, non rimane nulla in tasca.

Togliamoci dalla testa questo programma: “che sfasciando lo Stato si starà meglio” perchè non è così!

E allora se dobbiamo essere  bravi chirurghi, al malato Italia che soffre di appendicite non gli asportiamo  un rene rischiando di ucciderlo…

Ecco l’esempio, Matteo Renzi è un bravo chirurgo ma usa il bisturi senza sapere quale organo sia malato…

  di Giuseppe Merola
Commercialista in Sapri

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