Secondo alcune ricerche, le dichiarazioni rese ai fini del rilascio del modello ISEE, la famigerata dichiarazione sostitutiva unica (DSU), rese in maniera infedele sottrarrebbe
a coloro che dichiarano tutto, l’importo di 2 milioni di euro in prestazioni sociali (si veda articolo Il Sole 24 ore del 27/01/2014 – qui).
Il governo, con la pubblicazione del DPCM 159/2013, riscrive le regole del rilascio e dei controlli successivi sulle dichiarazioni ISEE presentate dalle famiglie.
Tra le novità principali dei dati da dichiarare nel nuovo riccometro spiccano, tra gli altri, la necessità di indicare il possesso in famiglia di automobili di determinate dimensioni, navi, imbarcazioni da diporto.
Previsti rafforzamenti dei controlli al fine di evitare indebite fruizioni di benefici, resi ancor più significativi considerando che l’Agenzia delle Entrate avrà accesso ai conti correnti bancari. Dal punto di vista sanzionatorio si ricorda che il modello di richiesta dell’ISEE è un autocertificazione resa ai sensi del DPR 445/2000, pertanto le informazioni non veritiere fornite sono punite con la perdita del beneficio ricevuto e la sua restituzione e con le sanzioni di carattere penale previste per la formazione e l’uso di atti falsi.
La piena operatività dei nuovi strumenti, attesa la necessità di aggiornare le procedure informatiche dei CAF, INPS, Agenzia delle Entrate ed altri enti interessati, è prevista decorsi non meno di quattro mesi.
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