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Pos: obbligo tra 60 giorni circa.

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#pinomerola

Obbligo POS: dopo il pagamento degli affitti ad uso abitativo con mezzi tracciabili, sta per arrivare un’altra tegola in testa ai contribuenti; per peggiorare la confusione.

 

Con una nota il Ministero dello Sviluppo economico ha comunicato il testo del decreto attuativo che disciplina l’uso della moneta elettronica per il pagamento di beni, servizi e compensi professionali, inserito con due emendamenti nel decreto mille-proroghe. Obbligo che sarebbe dovuto partire dal 1° gennaio 2014, ma che slitta di 6 mesi per permettere agli esercenti e professionisti obbligati, di adeguare le proprie sedi  all’installazione del POS.

Il decreto ministeriale prevede (a regime) l’utilizzo di carte di debito e di credito per i pagamenti superiori a 30 euro per ogni range di fatturato. (Vedremo cosa ne pensa la Banca d’Italia che ha ricevuto il del decreto per esaminarne l’applicabilità).

Attenzione l’obbligo riguarda gli esercenti non gli acquirenti.

In riferimento alla disciplina prevista per il pagamento dei compensi ai professionisti la tempistica è la seguente:

Fino al 30 giugno 2014 i liberi professionisti e le attività commerciali con volume d’affari superiore a 200mila euro (relativo all’anno precedente) avranno l’obbligo di accettare i pagamenti con carte elettroniche per importi superiori a 30 euro. Tale disposizione decorre a partire dal 60esimo giorno dalla pubblicazione in GU del decreto, ossia a partire dalla fine di marzo 2014 circa. (aggiornamento decreto pubblicato ieri 27 gen 2013, entrata in vigore 28 marzo 2014).

Successivamente, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della norma per i soggetti con fatturato superiore a 200mila euro, sono state stabilite le modalità di adeguamento all’obbligo del POS (tramite nuovo decreto) per coloro che sono attualmente esclusi dalla predetta modalità di pagamento tramite POS, ossia con volume d’affari inferiore ai 200mila euro.

La confesercenti denuncia un grave danno non solo di confusione e tempi necessari per l’adeguamento alla normativa, ma anche economico a carico di quelle attività con margine risicati. come i distributori di carburanti, tabaccai e edicolanti che si vedranno azzerare il proprio ricarico, dalle commissioni da pagare sulle transazioni con carte di credito, più alte del 50% rispetto alla media europea.

Nota: Il nostro commento non potrà che essere assolutamente negativo, in particolare non ci rendiamo conto dove sia il beneficio per la lotta all’evasione (DERIVANTE DAL PAGAMENTO POS) che esisterà sempre con una  “pressione fiscale enorme”(riconosciuta dalla stessa agenzia) insostenibile per mantenere una impresa o un’attività in piedi, senza evasione o elusione.

Oltre ai grandi evasori annidati tra le maglie dei poteri centrali.

Sulla Gazzetta ufficiale n. 21 di ieri 27 gennaio 2014 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale S.E. recante “Definizioni e ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito”. Il decreto  è stato firmato in relazione a quanto dispoto dal co. 5 dell’art. 15 del dl 18 ottobre 2012 n° 179 convertito dalla legge 17 dicembre 2012 n. 221 (2° Decreto Crescita) ed entrerà in vigore il 28 marzo 2014.

 

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