Dall’anno 2013 gli studi professionali dovranno dotarsi di strumentazione POS, ai fini del pagamento tramite carta di credito, delle proprie spettanze.
I propri clienti potranno pagare le consulenze tramite carta di credito o di debito e i professionisti avranno l’obbligo di dotarsi quindi del POS in studio.
All’atto del pagamento con moneta elettronica, la transazione dovrà essere dimostrata tramite l’emissione di parcella professionale.
E’ stato il decreto 179/2012 ad introdurre questa novità che certo non dovrà essere l’unico modo di pagamento, in quanto non tutti i contribuenti sono tenuti ad essere in possesso di una carta di credito.
In ogni caso a pochi giorni dalla decorrenza dell’obbligo (come sempre accade in Italia, tra rinvii e proroghe), manca ancora il decreto del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO che dovrà determinare gli importi minimi oltre i quali scatta l’obbligo del pagamento con POS e i termini di attuazione della della nuova normativa.
COMMENTO DELLA REDAZIONE:
Un’altra norma inutile, in Italia si cerca di introdurre norme ed usi già operativi in altri Paesi UE, come Olanda e Norvegia, in cui si paga tutto con carta di credito.
Ma il problema resta sempre lo stesso: permettere a tutti i cittadini di poter onorare il pagamento delle tasse con una pressione fiscale dignitosa e non vorace.
Non si potrà convincere mai nessun piccolo contribuente a pagare le esose tasse italiane piuttosto che mantenere un proprio figlio.