Anche l’agevolazione prima casa, tra i rincari di registro, ipotecaria e catastale.

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Le Agevolazioni sulla prima casa per le imposte di trasferimento subiranno variazioni importanti a partire dal prossimo anno.

Il dl 104-2013 «istruzione» infatti ha modificato il dlgs 23/2011 sul federalismo fiscale per quanto riguarda le imposte dovute sui trasferimenti immobiliari, quali l’imposta di registro che è passata da 168 euro a 200 euro a decorrere dal 13/09/2013.

Dal 2014 i “rincari” toccheranno anche l’agevolazione prima casa, anche se a prima lettura sembrano riduzioni.

Tali modifiche alle imposte indirette per i trasferimenti di immobili toccheranno anche le agevolazioni prima casa a partire dal prossimo anno soprattutto per la non alternatività tra imposta di registro (che scende dal 3% al 2%) e l’IVA 4% che se dovuta, per acquisti prima casa da imprese, invece sarà sempre dovuta, contrariamente a quello che succede ancora oggi.

Oggi, per le cessioni a titolo oneroso di case di abitazione non di lusso che beneficiano dell’agevolazione prima casa, al ricorrere di particolari requisiti previsti dalla Nota II-bis) all’art. 1 della Tariffa – Parte Prima – allegata al DPR 131/1986, si applicano l’imposta di registro nella misura del 3%, oppure se la cessione è soggetta ad IVA, si pagherà solo quest’ultima (in luogo dell’imposta di registro) nella misura del 4%, come disposto dal n. 21) Tabella A Parte II allegata al DPR 633/1973, restando dovute, in entrambe i casi,  le imposte ipotecarie, catastali nella misura fissa di 168 euro per ciascuna.

Con la nuova normativa già disposta dall’art. 10 del dlgs n. 23/2011 e modificate dall’art. 26 del dl n. 104/2013 “istruzione”, a partire dai rogiti sottoscritti dal 1° gennaio 2014, l’agevolazione prima casa avrà una notevole riduzione per quanto riguarda “le imposte d’atto” in quanto:

  • I trasferimenti immobiliari anche quale prima casa saranno soggette ad imposta di registro progressiva del 2% con tetto minimo di  1.000 euro, mentre scendono a 50 euro ognuna le imposte ipotecarie e catastali. “Un notevole aumento dell’agevolazione prima casa”.

Per quanto riguarda l’IVA, invece arriva la stangata:

infatti qualora trattasi di operazione soggetta all’imposta, questa sarà sempre dovuta nella misura del 4% anche pagando il registro.

Privilegiando quindi, notevolmente, la scelta dell’acquisto da privato, soggetto solo all’imposta di registro progressiva del 2%, anziché dall’ impresa di costruzione, dove oltre all’imposta di registro suddetta, si dovrà versare anche il 4% di IVA esposta in fattura.

Una nuova stangata quindi contro la crisi del mercato immobiliare e delle imprese immobiliari.

In buona sostanza mentre oggi per l’acquisto di abitazione, con agevolazione prima casa,  si dovrà versare:

  • il 3% di imposta di registro oppure il 4% di IVA se dovuta;
  • 168 euro per l’imposta catastale;
  • 168 euro per l’imposta ipotecaria.

Dal 1-01-2014 acquistando da un’impresa (con operazione soggetta ad IVA) un’abitazione con agevolazione prima casa si pagherà:

  • il 2% di imposta di registro INSIEME al 4% di IVA se dovuta;
  • 50 euro per l’imposta catastale;
  • 50 euro per l’imposta ipotecaria.

Un bel giro di vite, tra le maglie delle notizie che l’esecutivo elargisce sulla riduzione delle imposte, “ma non sugli aumenti”, che si scovano tra gli articoli dei decreti.

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