Home LAVORO Il sistema dei buoni lavoro: strumento duttile e molto utile.

Il sistema dei buoni lavoro: strumento duttile e molto utile.

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#pinomerola

Moltissime le normative intervenute in questi ultimi due anni riguardanti la regolamentazione delle prestazioni di lavoro occasionale di carattere accessorio. L’Inps ha il ruolo di concessionario di tale sistema di assunzione e contribuzione alternativo costituito dai buoni lavoro.

L’ambito applicativo del sistema dei buoni lavoro ( voucher ) si è sempre di più esteso.

Le prestazioni occasionali accessorie ricevute da committenti può essere regolamentato attraverso l’acquisto dei suddetti buoni lavoroche vengono consegnati ai prestatori/lavoratori occasionali e da questi ultimi riscossi in qualsiasi ufficio postale italiano per il valore netto che vediamo di seguito.
Il valore nominale è pari a 10 euro ma sono previsti anche buoni da 50 e 20 euro non separabili.
Nell’ importo di 10 euro sono comprese:
– la contribuzione del 13% A FAVORE DELLA GESTIONE SEPARATA INPS (che sarà imputata alla posizione del lavoratore a fini pensionistici);
– la contribuzione del 7% a favore dell’ INAIL;
– il 5% a favore dell’Inps per il servizio reso.
Il valore netto del buono è quindi di euro 7,50 che restano effettivamente in tasca al lavoratore.
Acquisto buoni lavoro da parte dei committenti datori di lavoro.
L’acquisto dei buoni-lavoro può avvenire mediante le seguenti procedure:
  • cartacea;
  • telematica che è accessibile dalla pagina “servizi ON LINE ‘ del portale INPS;
  • tramite rivenditori di monopoli autorizzati.
Attenzione: Nel caso dell’acquisto dei buoni lavoro da parte di imprese  familiari la procedura possibile è solo quella telematica in quanto cambia la contribuzione ed il valore netto corrisposto al prestatore.
Riscossione buoni lavoro.
La riscossione dei buoni cartacei da parte dei prestatori/lavoratori può avvenire come detto presso tutti gli uffici postali presenti sul territorio nazionale.
Per consentire la riscossione del voucher presso gli uffici postali e il corretto accredito dei contributi previdenziali e assistenziali l’INPS raccomanda di indicare tutte le informazioni richieste dal buono lavoro , compilando tutti i campi: dal codice fiscale del committente/datore di lavoro al codice fiscale del prestatore/lavoratore, poi data di inizio e di fine prestazione.
Per quanto riguarda la procedura telematica in caso di cambio di indirizzo da parte del prestatore, l’Istituto non risponde delle conseguenze del mancato ricevimento di comunicazioni, INPSCard, bonifici domiciliati e dei conseguenti ritardi nella riscossione.
Per comunicare un indirizzo diverso rispetto a quello registrato nella procedura in origine e confermato al Contact Center, si invita a recarsi presso una Sede INPS provinciale per la sostituzione in archivio e l’automatico invio della comunicazione corretta a Posteitaliane.
I voucher acquistati presso i rivenditori di generi di monopolio autorizzati possono essere riscossi nella relativa rete tabaccai.
Fonte: Inps.
Il nostro commento sui buoni lavoro è molto positiva.
E’ infatti una procedura molto semplice sia per il datore di lavoro che può acquisire prestazioni occasionali occorrenti con immediatezza e nel rispetto delle leggi, sia per i prestatori/lavoratori che possono cumulare contribuzione previdenziale e sono coperti da eventuali incidenti sul lavoro.
Facendo un esempio pratico:
Spesso capita che un’impresa abbia bisogno di lavoratori solo per un giorno o due, e per questo incarichino lavoratori occasionali,  al fine però di  evitare i costi e le perdite di tempo per l’inquadramento tradizionale,  li utilizzano illegalmente in nero, cosa molto rischiosa sia per gli eventuali incidenti dei lavoratori sia per le conseguenze penali nel caso essi siano pizzicati dall’ispettorato del lavoro.
Con i buoni lavoro si è perfettamente in regola e tutelati da entrambe le parti.
Altro esempio pratico può essere il caso di un lavoro di trasloco in cui si ha bisogno di persone per smontare e rimontare mobili, arredi, attrezzature, ecc… Ovviamente l’occorrenza del committente è limitata a 2/3 giorni e riguarda lavori perfettamente occasionali ed accessori (condizione essenziale per utilizzare i buoni lavoro).
Basta recarsi presso un tabaccaio autorizzato acquistare i buoni lavoro e compilarli consegnandoli al lavoratore man mano che si va avanti con il lavoro predetto.
Il prestatore si recherà successivamente e semplicemente presso un Ufficio Postale per riscuotere le somme cui ha diritto.
Una procedura semplice quindi ma con la quale si è coperti in maniera totale: si pensi ad esempio ad un eventuale incidente grave del lavoratore, sia quest’ultimo che il committente saranno tutelati allo stesso modo di un normale lavoratore regolarmente assunto con contratto e inquadramento tradizionali.

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5 Commenti

  1. Si legga questo articolo http://www.incontatto.eu/?p=710=1.

    Il 13% rimasto a suo carico, è sicuramente deducibile ma occorre tenere in debito conto che i buoni lavoro possono essere utilizzati per prestazioni occasionali che non superino consecutivamente 30 gg. nell’anno.
    Se ad esempio lei utilizza una colf per 2 giorni a settimana per tutto l’anno, non si configura un rapporto occasionale per cui si possa avere copertura con i buoni lavoro, ma dovrà assumere il collaboratore familiare.

  2. ok! Sono un datore di lavoro. Pago la prestazione del lavoratore (Colf) con i Buoni Lavoro da 10 Euro l’uno di cui il 13% è a favore della contribuzione inps.La domanda è la seguente: posso portare in detrazione questi contributi così come facevo quando invece anni fa li versavo tramite i bollettini postali?
    Grazie.

  3. IN QUALITA’ DI DATORE DI LAVORO, CHE QUOTA POSSO PORTARE NEL 730 SULL’IMPORTO TOTALE DEI BUONI LAVORO RILASCIATI AL PRESTATORE?

    GRAZIE.

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