Diamo atto, dopo tanti tentennamenti, del coraggio con cui il premier si è assunto la responsabilità di provvedimenti forti contro gli stessi suoi elettori e compagni di partito.
Spiccano la soppressione delle province sotto i 300.000 abitanti o con superficie territoriale inferiore a 3000 km quadrati e la riduzione degli amministratori delle autonomie locali.
All’inizio della legislatura se ne contavano 140.000, oggi con quest’ultimo decreto (che riduce del 20% il numero dei consiglieri regionali – da 775 a 610) si passerá a 53.000 unitá con una riduzione di 87.000 poltronati.
Alla fine del processo il rapporto tra cittadini e rappresentanti sará di 1 ogni 1100 abitanti contro 1 ogni 458 attuali.
Vogliamo rimarcare che la riduzione dei rappresentanti Politici locali oltre all’effetto del notevole TAGLIO della spesa pubblica FINALMENTE CI PERMETTERÁ DI VEDERE AI POSTI DI COMANDO, “persone capaci e competenti” e non inseriti come riempimento di posti vacanti che da sempre hanno rimpinguato le fila della mala politica.
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A cura di Giuseppe Merola