AGI – Scuola, Recovery Plan, calcio. Giuseppe Conte torna a palazzo Chigi, dopo le visite a Beirut e Modena, e affronta i principali dossier che attendono l’Italia con una certezza: “Il 15 settembre non ci sarà alcun rimpasto”.
SCUOLA – La scuola ricomincia in presenza il 14 settembre, eccetto alcune regioni. Sono pronte le regole in caso di contagi, fino alla massima misura cautelativa della quarantena per l’intera classe. Verranno distribuite 11 milioni di mascherine gratuite al giorno. 160mila docenti verranno assunti in ruolo e altri 70 mila a tempo determinato. Non ci saranno piu’ le classi pollaio. I presidi definiranno gli ingressi ad orari scaglionati. Le mascherine saranno obbligatorie negli ingressi e negli spostamenti, non quando si è seduti al banco. I bambini sotto i 6 anni di età potranno non indossare la mascherina. Gli scuolabus potranno riempirsi fino all’80% dei posti. Le famiglie dovranno misurare a casa la temperatura degli studenti. Lo Stato ha acquistato 2,4 milioni di nuovi banchi.
RECOVERY PLAN – Il Ciae ha già approvato le linee guida italiane del recovery plan, che vanno presentate alla Commissione Ue entro il 15 ottobre. “La Ue – rende noto il premier – ci chiede le linee guida del recovery plan entro il 15 ottobre, non i documenti definitivi. Oggi il Ciae ha già approvato le linee guida. Dal 15 ottobre iniziera’ un’interlocuzione con la Commissione Ue fino a dicembre. Il piano completo sarà presentato da gennaio 2021. La Commissione Ue si è riservata 8 settimane per valutare il piano. L’Ecofin si è riservato altre 4 settimane. Questi sono i tempi fissati dalla Ue”. Il Recovery plan italiano avrà complessivamente 191,4 miliardi: 127,6 miliardi in prestiti, 63,7 miliardi in sussidi. Le missioni saranno sei: digitalizzazione ed innovazione; rivoluzione verde e transizione ecologica; competitività del sistema produttivo; infrastrutture per la mobilita’; istruzione e formazione; salute. Un capitolo e’ anche dedicato ai territori. L’Anci ha partecipato alla riunione odierna del Ciae. “Tra gli obiettivi del Governo – spiega Amendola – c’è anche l’aumento dell’occupazione femminile. Attualmente c’è un gap del 10%”.
CALCIO – Conte ha incontrato a palazzo Chigi i vertici della Fifa e della Federcalcio, Gianni Infantino e Gabriele Gravina. Gravina afferma: “Per gli stadi ci deve essere un’apertura graduale ma che chiede una sorta di posticipazione rispetto all’attivita’ scolastica. Parte prima la scuola ed e’ giusta questa impostazione, per poi verificare gradualmente la possibilità di riapertura degli stadi”.