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Gentiloni sul Recovery Fund: “Non disperdere le risorse, servono piani di qualità”

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AGI – Le risorse del Recovery Fund non possono essere disperse in centinaia di piccoli interventi ma vanno concentrate per portare avanti inclusione sociale, innovazione digitale e soprattutto la sfida ambientale. A dirlo è il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, secondo il quale il piano di ripresa “è più grande del piano Marshall”.

Coordinazione e non dispersione degli interventi

Quello sul Recovery Fund, “nel complesso è un accordo straordinario. Ora dobbiamo attuarlo”, spiega Gentiloni intervenendo al Brussels Economic Forum 2020 sottolineando che ora, per avere successo, è necessario “facilitare gli investimenti” e “coordinare tutti i piani di ripresa nazionali”. Gli Stati membri, prosegue, “hanno la proprietà dei piani di recupero” e ciò che “è fondamentale è la qualità dei programmi”. Per questo le risorse non possono essere disperse “in centinaia di piccoli interventi” ma devono concentrarsi “sull’inclusione sociale, sull’innovazione digitale e soprattutto sulla sfida ambientale” dice ancora in un video messaggio inviato alla Summerschool Renzo Imbeni di Modena. 

Ripagare il debito con risorse Ue

Come verrà ripagato il debito generato dal Recovery Fund “è una questione molto importante”, sottolinea il commissario, e ripagarlo attraverso le risorse proprie dell’Ue, anche attraverso la tassazione digitale e sul green “credo che sia lo scenario di successo, lavoriamo intensamente per questo”.

L’Europa sia leader nella strada per la decarbonizzazione

La transizione verde, l’european green deal “è senz’altro, in questo momento, la priorità numero uno di tutto il grande lavoro di ripresa e di ricostruzione dopo la pandemia a livello europeo”, dice ancora Gentiloni. “Noi abbiamo perfino dato una soglia a questa priorità decidendo che di questi fondi per la ripresa e la resilienza, la ‘Recovery and resilience facility’, almeno il 37% di queste risorse, che per l’Italia sono circa 200 miliardi debba essere destinato ad investimenti, iniziative che favoriscono la transizione verde”.
E visto questo grande impegno dell’Ue, Gentiloni rimarca con forza: “Chi altro, oltre all’Europa, potrebbe avere un ruolo di leadership nella decarbonizzazione? Nessuno, almeno non ora”. E quindi diventa necessario “assumerci questo compito e per raggiungere questi obiettivi, dobbiamo coordinare tutti i piani nazionali per la ripresa in modo che vadano in questa direzione“.

La deroga delle regole sugli aiuti di stato e patto di stabilità non è per sempre

L’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato e il Patto di Stabilità “non sono per sempre” e in questo senso, secondo il Commissario agli Affari Europei “dobbiamo decidere la tempistica, perché dobbiamo dare il tempo necessario alle economie” di riprendersi. “Fondamentale” quindi “evitare l’inasprimento delle regole troppo presto” e “ciò significa che nel 2021 avremo bisogno di mantenere una posizione di bilancio espansiva”. In secondo luogo, le regole di bilancio “vanno aggiornate tenendo conto della situazione post covid”

Per il salario minimo è il momento giusto

Gentiloni apre poi all’introduzione del salario minimo in Europa. “È difficile”, spiega “ma questo è il momento giusto” prosegue assicurando di essere al lavoro con il Commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali Nicolas Schmit. 


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