Olli Rehn commissario UE ha raccomandato al Ministro Saccomanni l’aumento IVA al 22%.
Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni al Forum Ambrosetti.
Ieri il vicepresidente della Commissione UE, Olli Rehn, conferendo con il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, ha imposto l’aumento IVA al 22%.
Ha rammentato che la UE consigliava nella famosa lettera “di trasferire l’imposizione fiscale dalla produzione ai consumi e ai patrimoni”.
Impegni, che ha ravvisato Rehn, sono inderogabili per il nostro Paese, che è già alla prese con l’esiguità delle risorse spendibili.
In buona sostanza la UE IMPONE ALL’ITALIA L’AUMENTO IVA al 22% a decorrere 1/10/2013.
L’esecutivo dovrà trovare coperture vere, non vasi comunicanti, che spostano le tasse per l’eliminazione dell’IMU attraverso altre tasse come l’aumento dell’accisa sugli alcoli e dell’IVA sui distributori automatici.
Senza dimenticare piccoli ritocchi come l’aumento della rivalutazione dei terreni, l’eliminazione della franchigia ai frontalieri, ecc… ecc…
Il governo è già alle prese per cercare le coperture per cancellare l’IMU sulle prime abitazioni e rifinanziare la cassa integrazione, la sospensione dell’aumento IVA, costa 1 miliardo, e le nostre casse non se lo possono permettere.