Ansa. Cassazione conferma risarcimento di 541 milioni alla Cir, 23 milioni in meno.
Roma – La Cassazione raddoppia contro Berlusconi: respinto il ricorso Fininvest per il risarcimento alla CIR del Lodo Mondadori, che rimane confermato per 541 milioni di euro con una riduzione, rispetto all’appello di 23 milioni di euro.
La Corte Suprema III sezione civile , nella decisione depositata, ha accolto solo uno dei motivi di difesa del ricorso ininvest: l’opposizione all’eccessiva valutazione dei titoli azionari del gruppo L’Espresso.
La Cassazione ha inoltre confermato che anche il “Cav” è responsabile della corruzione, a fini civilistici: “La valutazione complessiva” degli “elementi di prova, ai soli fini civilistici, da ricondurre alla societa’ Fininvest evidenzia la responsabilità del fatto corruttivo imputabile anche al cavaliere.
Per quanto riguarda il rilievo penale La Corte ha dichiarato che la vicenda penale sul Lodo Mondadori è ormai “irrevocabilmente” conclusa, e B., è stato prosciolto per prescrizione.
Marina Berlusconi sul ricorso Fininvest rigettato: ”Questa sentenza non è giustizia, è un altro schiaffo alla giustizia. Rappresenta la conferma di un accanimento sempre più evidente. E la sua gravità lascia sgomenti”. Commenta in questo modo Marina Berlusconi, Presidente della Fininvest.
De Benedetti: “Prendo atto con soddisfazione che dopo più di 20 anni viene definitivamente acclarata la gravità dello scippo che la CIR ha subito a seguito della accertata corruzione di un giudice da parte della Fininvest, e del CAV, il quale, allora, era ben lontano dall’impegno politico”.
Bondi: “Cassazione conferma nessuno sicuro della sua libertà. La sentenza conferma che nessuno in questo Paese può sentirsi più al sicuro: garantito nella propria libertà personale, dei propri beni, certo dei propri diritti”.
Alfano: “E’ una sentenza spropositata nella sua dimensione. Penso che l’azienda ricorrerà nelle più alte sedi, anche internazionali”. Così il vicepremier Angelino Alfano a ‘Porta a Porta’ sulla sentenza sul Lodo Mondadori”.
Schifani: ”La sentenza della Corte di Cassazione sul lodo Mondadori conferma che contro il CAV è in atto un vero e proprio attacco concentrico”. Un’operazione di accerchiamento che, dopo la sentenza Mediaset e l’interdizione, mira a colpirlo anche sul proprio patrimonio”.
Brunetta: “Con una ormai ricorrente tempestività, a 24 ore da un dibattito parlamentare sulla discutibile applicabilità della legge Severino al senatore Berlusconi, la magistratura colpisce ancora. Una sentenza in cui viene le congetture diventano certezze”.
Insomma da tutti, muro contro la magistratura, che sarebbe un vero plotone di esecuzione.
Se così fosse, non si capisce quale sarebbe il ritorno diretto di un giudice, anche se fosse di sinistra?