Il Redditometro nel restyling attuale, ha previsto che qualsiasi tipo di spesa sostenuta rilevi nel periodo d’imposta in cui sia stata effettivamente pagata, e quindi anche l’acquisto di immobili pagati per intero nell’anno.
In particolare gli investimenti rilevano in questo modo:
* (Reddito dichiarato) + (Investimenti dell’anno) – (Disinvestimenti dell’anno) – (Disinvestimenti netti nei quattro precedenti) = REDDITO RICALCOLATO.
Sembra assurdo però che a tale calcolo, a quanto sembra, non vengano DETRATTI «i redditi conseguiti nei quattro anni precedenti» che potrebbero essere stati in parte risparmiati dal contribuente.
Ma andiamo per ordine.
Ai fini del redditometro conta l’esborso FINANZIARO effettivo sostenuto nell’anno oggetto di accertamento induttivo, compreso quello per investimenti, come ad esempio l’acquisto di un immobile.
E’ ovvio che gli investimenti e gli incrementi patrimoniali, debbano essere considerati con una diversa regolamentazione, in quanto l’asset finanziario disinvestito per l’acquisto, può derivare dal risparmio di diversi anni di attività.
Il redditometro in tale fattispecie accertativa, è stato radicalmente trasformato rispetto a prima, infatti nella versione precedente, l’investimento per l’acquisto di immobili veniva considerato per 1/5 nell’anno di acquisto e per i 4/5 per ogni anno precedente.
Tale quinto veniva sommato al reddito ricostruito, ai fini del confronto con il reddito dichiarato.
Oggi il redditometro nella sua ultima versione, tratta gli investimenti in modo diametralmente opposto, in particolare questi rilevano nell’anno del controllo secondo il seguente calcolo:
INVESTIMENTI EFFETTUATI NELL’ANNO ─ DISINVESTIMENTI EFFETTUATI NELL’ANNO ─ DISINVESTIMENTI NETTI EFFETTUATI NEI QUATTRO ANNI PRECEDENTI L’ACQUISTO ─ IMPORTO FINANZIATO.
Tale presunzione a dire il vero non considera, come detto, i redditi percepiti nei quattro anni precedenti.
Il contribuente può ovviamente opporre congrue giustificazioni che dimostrino la coerenza del dichiarato.
ESEMPIO di controllo da redditometro:
ANNO DI CONTROLLO 2010: Reddito dichiarato Euro 50.000,00.
ACQUISITO IMMOBILE 2010: Euro 250.000,00.
DISINVENSTIMENTI 2010 : ZERO.
DISINVENSTIMENTI NETTI ANNI PRECEDENTI : ZERO.
SECONDO IL FISCO IL CONTRIBUENTE IN TALE ESEMPIO avrebbe dovuto conseguire nel 2010 un reddito di 300.000 euro per non incorrere nel controllo da redditometro e nell’inevitabile accertamento induttivo.
Ai fini della fantascientifica ricostruzione del reddito, inspiegabilmente non vengono considerati i redditi percepiti negli anni PRECEDENTI, che il contribuente potrebbe evidentemente aver in parte risparmiato.
E’ chiaro che tali redditi di anni precedenti, che si vogliono portare a giustificazione dell’INVESTIMENTO, dovranno essere capienti rispetto al fabbisogno familiare, e quindi abbastanza elevati per poter provare che una parte sia andata investimenti finanziari.
A cura di Ga Merola
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