Con l’eliminazione dell’IMU è certo l’aumento dell’IVA (al 22%) a partire dall’1-10-2013.
Come ha spiegato il vice-ministro Stefano Fassina, in un intervista all’HP, l’eliminazione dell’IMU (per tutti) non permette il blocco dell’aumento dell’IVA al 22% da ottobre.
Il miliardo di euro occorrenti per sospendere l’aumento dell’IVA, è stato speso inutilmente solo per il 10% delle prime case … quelle dei ricchi.
La vittoria del PDL sull’IMU, per questioni meramente politiche è costato un miliardo di euro per il 10% delle abitazioni principali di persone abbienti. “Con questa operazione – ha detto – ê ormai impossibile rimediare all’aumento dell’IVA, o allentare il patto di stabilità interno ai Comuni per far ripartire il piccolo artigianato e i cantieri edili di modesta grandezza”.
“Il vice-ministro Stefano Fassina, per amor di polemica, e di ideologis, straparla”. Ha ribadito Renato Brunetta, capogruppo del PDL alla Camera, come al solito con toni offensivi, “non ci sarà alcun aumento dell’IVA ad ottobre”.
Ma Fassina parla di numeri non propaganda con balletti di cifre presunte, e lo riteniamo un politico trasparente, anche se non abbiamo colori politici.
Però noi vorremmo porre questa domanda tecnica all’onorevole Brunetta:
Se l’economia è in recessione e non produce – quindi – altro gettito, ed inoltre non possiamo sforare il 3% del rapporto deficit/Pil, come si fa ad eliminare l’IMU e a sospendere l’IVA oltre a rifinanziare la CIG, senza introdurre altrettante micro-imposte, come quella sui giochi o altro che scopriremo tra i paragrafi del decreto ?
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