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Attilio Fontana
“Un esecutivo fondato su Grillo e Renzi significherebbe ignorare totalmente la volontà del Paese. I risultati delle elezioni Europee, Regionali e Amministrative sono sotto gli occhi di tutti. Sarebbe una maggioranza oltretutto impossibile”. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana, in un’intervista a La Stampa in edicola, non ha dubbio alcuno sul fatto che “tutto il Paese, non solo il Nord, ha bisogno di un governo serio, con una maggioranza forte” che se non sussistono questi requisiti, allora “è meglio andare al voto” il prima possibile.
Però il governatore lombardo si rallegra che Luigi Di Maio abbia messo l’autonomia tra i dieci punti irrinunciabili per l’accordo di governo futuro con o senza il Pd. Anche se avverte. “Non basta, bisogna attuarla” l’autonomia, “essere coerenti” e gli fa anche piacere che il leader dei 5Stelle “non abbia abboccato a quegli amici del Sud che sostengono che l’autonomia serve solo al Nord. Non è vero e lo si sa. Questa riforma è efficiente per tutto il Paese. Bisogna solo dire sì o no. Se i 5 Stelle dicono no all’autonomia sulla scuola, no a quella sulla sanità, no a quella sulla finanza, se dicono no a tutto non ha nemmeno senso stare più lì a discutere”.
Anche perché il prossimo novembre saranno due anni da quando la Lombardia e il Veneto hanno fatto il referendum per l’autonomia e “anche gli imprenditori stanno aspettando riforme importanti che gli diano una boccata di ossigeno. Anche in Lombardia nelle imprese stanno emergendo le prime difficoltà”. Ma ci vuole “una riforma vera” che serva a tutto il Paese, puntualizza Fontana, e non “una riformicchia solo per dire che la si è fatta, ma non serve a nessuno”.
Che senso ha avuto allora andare avanti con questo governo dopo le Europee, è sembrato quasi un accanimento terapeutico… “Matteo Salvini – risponde il governatore lombardo – credeva nella possibilità che aveva questo governo. Si era illuso che si potesse andare avanti bene dopo le cose fatte nei primi mesi. Si era convinto che dopo si sarebbe tornati a lavorare per realizzare tutti i punti ancora da realizzare nel contratto di governo”.
E in caso il processo dell’autonomia si dovesse arrestare, che farà il Nord? “Non possiamo permetterci un anno di non decisioni. Il Nord è la locomotiva del Paese ma per funzionare ha bisogno del carbone. Se manca il carbone la locomotiva rallenta con il rischio di creare danni irreparabili all’intero Paese” conclude Fontana. Un avvertimento.
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