Ansa 1 agosto 2013. La Cassazione condanna Silvio Berlusconi, confermando il giudizio d’appello a quattro anni di reclusione e rinvio in Corte d’Appello per l’interdizione dai pubblici uffici.
Sventata in extremis il rischio prescrizione che spirava il 3 agosto 2013, mentre gli avvocati di parte parlavano di termine al 13 settembre 2013.
Tempestivo l’intervento del Presidente Antonio Esposito, che diversamente, avrebbe visto, ancora una volta, una prescrizione di un processo non giudicabile.
La condanna è stata decisa dalla Corte di Cassazione sezione feriale in data di oggi, con lettura del dispositivo (non appellabile) da parte del Presidente Dott. Antonio Esposito.
Guido Crosetto, ex del Pdl ora di Fratelli d’Italia ha dichiarato, dopo la sentenza, ”Ora bisogna vedere chi si dimette dei ministri del Pdl, immagino che una come la Biancofiore si dimetterà”.
La condanna di Silvio Berlusconi a quattro anni di carcere e rinvio per l’interdizione dai pubblici uffici è la super notizia di tutti i giornali del mondo.
Rischio prescrizione.
Antonio Esposito, ha sventato il rischio prescrizione che si sarebbe consumata il 3 agosto 2013.
Il presidente della sezione feriale della Cassazione ha fissato l’udienza del processo Mediaset al 30 di luglio 2013, in data 9 luglio per il rischio prescrizione segnalato anche dalla Corte d’Appello di Milano.
Esposito ha preso la sua decisione dopo aver ricevuto il fascicolo Mediaset con indicato “prescrizione dal primo agosto 2013 al giugno 2014″.
Avvocati e politici berlusconiani si sono arrovellati su questa “incredibile accelerazione della Cassazione” ma, dice una fonte autorevole di piazza Cavour, “deve essere chiaro che non c’è alcuna volontà di perseguitare Silvio Berlusconi”.
Il rischio prescrizione imponeva di fissare la prima udienza utile per scongiurarla. È la legge e deve valere per tutti”.
Vedremo le prospettive politiche dopo una sentenza che farà storia nel bene e nel male.