L’ISTAT ha comunicato gli indicatori economici relativi al 2° trimestre 2012.
PIL. Il prodotto interno lordo ha avuto una diminuzione dello 0,80% rispetto al trimestre precedente, mentre il calo è molto più alto rispetto allo stesso periodo dell’anno 2011 in quanto pari al 2,60%.
IMPORTAZIONI. Le importazioni di beni e servizi hanno registrato un calo dello 0,40% rispetto al 1° trimestre 2012.
ESPORTAZIONI. Le esportazioni invece hanno registrato un leggero incremento pari allo 0,20%.
INVESTIMENTI IN BENI DUREVOLI. Gli investimenti in beni durevoli tipo attrezzature, auto, macchinari, e simili hanno visto una diminuzione abbastanza marcata pari al 2,30%.
CONSUMI. I consumatori finali hanno acquistato lo 0,70% in meno rispetto al trimestre precedente.
Sicuramente tutti segnali di recessione, ma che forse sono l’assorbimento delle maggiori tasse (tipo IMU) che si sono iniziate a pagare proprio a ridosso della fine del trimestre,
e causati anche dal lungo periodo negativo che hanno registrato i mercati finanziari, soprattutto in riguardo alla tenuta dell’euro.
In quel periodo si era paventata addirittura un’uscita dell’Italia dalla moneta unica.
E’ anche da tenere in debito conto “la situazione psicologica del consumatore” CHE TENDE A NON SPENDERE in un momento di grande incertezza come quello che abbiamo vissuto ad Aprile, Maggio e Giugno di quest’anno ossia nel trimestre di rilevamento dei dati suesposti.
Oggi ci sembra respirare un clima diverso, più fiducioso, e quindi sarebbe il caso di attendere i dati relativi alla chiusura del trimestre prossimo, per poter dare una valutazione andamentale maggiormente valida.