Berlusconi ancora sulla cresta dell’onda
Berlusconi è sempre saldamente sulla sella di Forza Italia. Il partito fondato dal Cavaliere più di 20 anni fa, sta vivendo da alcuni anni qualche difficoltà, con differenze di pensiero e contrasti anche marcati al proprio interno. Molte sono state le defezioni, tra le quali spicca quella di Angelino Alfano, da sempre ritenuto il delfino di Berlusconi, che gli ha girato le spalle e non ha esitato a tradire il suo partito e il preciso mandato dei suoi elettori, fondando un nuovo soggetto politico e appoggiando, facendo parte, anzi, di ben tre governi di sinistra.
Sono usciti da Forza Italia molti altri esponenti politici anche con nomi di richiamo, per entrare a loro volta in Nuovo Centro Destra o formando altri partiti. Forza Italia è andata, così, man mano perdendo pezzi. Ma non sono solo le persone fuoriuscite da Forza Italia ad averla indebolita: la discutibilità dei risultati ottenuti negli anni di governo, la credibilità minata da decine di indagini della magistratura contro il suo Leader, insomma, molti fattori hanno inciso sul calo di consensi al partito di Berlusconi. Il Cavaliere, in questi giorni, ha tenuto vari incontri con la popolazione in vista delle prossime elezioni e in uno di questi incontri, a Lorenteggio, ha ripetuto il “rito” del predellino, salendo, appunto, sul predellino dell’autovettura per salutare la popolazione che lo acclamava. Berlusconi ha dichiarato che l’obiettivo è riportare Forza Italia oltre il 20% dei consensi, per superare, unito a Lega e Fratelli d’Italia, il fatidico 40% che consente, col nuovo Italicum, di governare con stabilità. Una dichiarazione preoccupante, però consiste nel fatto che, secondo Berlusconi, senza di lui il suo partito avrebbe solo il 4% dei consensi elettorali. E’ difficile credere che sia veramente così, anche perché ciò significherebbe che non le idee espresse e i progetti aggregano il consenso ma solo la figura di Silvio Berlusconi, a prescindere.