La mia proposta è lo sciopero dei commercialisti: lo sciopero telematico dell’invio delle dichiarazioni previsto per il 30 settembre 2013.
Siamo noi commercialisti ad avere il dovere di difendere le piccole aziende, ormai sfiduciate e tradite da uno Stato a due velocità.
Abbiamo l’onere di liberare le MICRO-IMPRESE dal sopruso “della sottrazione indebita e legalizzata dei propri averi”, ed essere anche tacciati (da qualche economista o giornalista di talk show) di essere “il male del Paese”.
ADESSO BASTA…
Il grande sommerso si trova all’estero, lo sanno tutti, sottraendo 200 miliardi di imponibile all’anno alle casse erariali; che lo Stato deve andarsi a riprendere da qualche altra parte, ossia presso i meno abbienti – che sono la massa – sempre più povera per colpa di una tassazione ingiusta: “famiglie, piccole imprese, dipendenti, e pensionati”.
Chi aiuterà le classi meno abbienti contro questa dittatura economica? Se non lo faremo noi”? Esperti delle materie economiche e fiscali ?
Il nostro sciopero è l’ultima occasione per salvare le piccole imprese.
- Il 30 settembre 2013 nessuno dovrà inviare una sola dichiarazione dei redditi.
Questa è la nostra proposta che PER INCISO “non è uno sciopero fiscale penalmente perseguibile”.
Lo scopo dello sciopero è “di imporre una riduzione drastica delle imposte facendo partecipi i nostri clienti”.
Riduzione della pressione fiscale che dovrà andare a favore delle piccole aziende, e non più delle banche o delle multinazionali….
E’ un estremo rimedio ma bisogna farlo.
ADESSO BASTA.
Capite anche da soli, che quando “è troppo è troppo” e bisogna avere il coraggio di agire.
Colleghi ed imprese, aspetto le vostre adesioni allo sciopero telematico indetto per il 30 settembre 2013.
Giuseppe MEROLA – commercialista in Sapri – iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Sala Consilina -SA- al n. 101 sez. A – Revisore Contabile. Mail: merolaconsulting@rivistafiscaleweb.it. Tel. 339 6952195.