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Passera a Rete Imprese: metà dei cittadini soffre per il lavoro. Striglia la Ue.

Il Ministro Passera, dall’assemblea di Unindustria ha lanciato l’allarme sul rischio della tenuta sociale del Paese: “il 50% degli italiani soffre per il lavoro”.

L’Ex AD di INTESA, senza mezzi termini, ha dichiarato che la metà del Paese soffre a causa dei problemi legati al lavoro e all’occupazione; questo causa «un rischio di tenuta sociale».

Rincara la dose il Presidente di Rete Imprese M.Venturi dichiarando: “Sulle imprese in questi due anni è come se si fosse abbattuto uno tsunami”. Ha aggiunto che sono moltissime le aziende che sono in “emergenza economica e quindi finanziaria”.

La soluzione per rilanciare la crescita delle imprese, intanto sarebbe la revisione della spesa pubblica (o spending review che dir si voglia) ossia tagliare i costi inutili dello Stato per dirottarli sull’apparato produttivo del sistema imprenditoriale. Oltre a ciò, per ridare slancio alla ripresa, occorre che le banche riprendano a sostenere le Piccole e Medie Imprese e che lo “Stato paghi i suoi debiti verso le stesse”.
Ha aggiunto che bisogna a tutti i costi evitare un ulteriore aumento dell’IVA, come previsto dalla Manovra Monti; ciò  ha detto Venturi “sarebbe il colpo di grazia sia per le imprese che per il Paese”.

Iva ed IMU hanno già prodotto “il coma” del sistema produttivo e dei consumi della nostra economia, rimarcando come già adesso la pressione fiscale si è attestata al 45%.

La difficoltà di accesso al credito (propriamente detto credit crunch) ha già fatto moltissimi danni:
– Le imprese faticano a ricevere liquidità dalle banche (quando hanno 70 miliardi di crediti verso lo Stato) e quando vi riescono i tassi sono altissimi.
– Ciò è inspiegabile visto che le risorse finanziarie, rese disponibili dalla Banca Centrale Europea a tassi “molto bassi” per finanziarie le IMPRESE, non solo non vengano erogati, ma quando vi sono le condizioni per farlo, i tassi “sono eccessivamente ed inspiegabilmente elevatissimi”.

Il Ministro Passera, parlando all’assemblea, ha voluto sottolineare come il Governo è cosciente delle enormi difficoltà che oggi stanno subendo sia le imprese che le famiglie per la mancanza di lavoro; ed ha sottolineato come la UE fino ad adesso ha fatto “pochi fatti e molte scelte sbagliate”.

E’ arrivato il momento, ha concluso, che l’UNIONE EUROPEA la smetta di parlare di crescita senza fare qualcosa per gli investimenti, e finalmente INVECE distingua ciò che è spesa e ciò che è investimento.

Fonte: Ilsole24ore.com

A questo punto, diciamo dalla nostra rivista, che la tenuta sociale è già compromessa visti i tanti imprenditori allo stremo delle proprie capacità di tenuta psicologica.

FACCIAMO UN APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO:
Chiediamo al Presidente Napolitano di fare un discorso “urgente” alla NAZIONE (a rete unificate e  non a Capodanno) per rassicurare tutti gli imprenditori “realmente disperati ed esasperati”. 
Tutto possiamo accettare ma non che padri di famiglia si tolgano la vita.

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